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Angelo Torchi, nato a Massa Lombarda, Lombardia, l'8 novembre 1856 e deceduto il 6 dicembre 1915, è stato un pittore italiano rinomato per le sue rappresentazioni paesaggistiche e per il suo contributo al movimento post-macchiaiolo e divisionista. La sua vita e la sua arte sono state profondamente influenzate dalla sua formazione, dalle sue esperienze personali e dalle sue relazioni con altri artisti del suo tempo. Torchi nacque in una famiglia benestante, il che gli permise di dedicarsi alla pittura senza preoccupazioni economiche. Questa libertà finanziaria gli consentì di viaggiare e di studiare con alcuni dei più importanti maestri dell'epoca. Nel 1869, si iscrisse all'Istituto Artistico di Firenze, dove iniziò la sua formazione artistica sotto la guida di Lorenzo Gelati. La sua educazione continuò a Napoli e a Capri, dove frequentò la scuola di Alceste Campriani, un altro importante punto di riferimento nella sua formazione artistica. Durante i suoi anni di formazione, Torchi sviluppò un interesse particolare per la pittura di paesaggio, influenzato sia dai suoi maestri sia dalle sue esperienze dirette con la natura. Questo interesse lo portò a esplorare diverse tecniche e stili, tra cui l'impressionismo, che rifletteva nelle sue opere attraverso l'uso di colori vivaci e di una pennellata libera e espressiva. Torchi espose le sue opere in numerose mostre in Italia e all'estero, guadagnandosi il riconoscimento della critica e del pubblico. Partecipò a esposizioni a Firenze, Milano, Roma, Torino, Bologna, Venezia e Parigi, dove presentò una varietà di paesaggi e scene di vita quotidiana. Tra le sue opere più note ci sono "Tre studi di Canali a Venezia", "Sotto le Vigne a Capri", "Vedute di Mergellina" e "In risaia dopo il raccolto". Queste opere dimostrano la sua abilità nel catturare la luce e l'atmosfera dei diversi ambienti che dipingeva. Nel corso della sua carriera, Torchi fu influenzato da vari movimenti artistici, ma fu particolarmente attratto dal divisionismo, uno stile che adottò e sviluppò negli anni '90 del XIX secolo. Il suo approccio divisionista è evidente in opere come "Impressioni di un Mercato" e "Pergolato sul mare", dove utilizzò una tecnica di pennellata frammentata per creare effetti di luce e colore vibranti. Nonostante il suo successo come artista, Torchi rimase legato alla sua terra natale, la Romagna, dove tornava regolarmente per gestire i beni agricoli di famiglia. Questo legame con la sua terra d'origine è evidente in molte delle sue opere, che spesso raffigurano paesaggi e scene di vita rurale della Romagna. Torchi fu anche un membro attivo della comunità artistica del suo tempo, stringendo amicizie con altri pittori come Silvestro Lega e Telemaco Signorini. Queste relazioni influenzarono la sua arte, portandolo a esplorare nuove idee e tecniche. La tecnica di Torchi rifletteva stili impressionistici, come dimostrato dalla sua partecipazione all'Esposizione della Promotrice di Firenze nel 1891, dove presentò opere che mostravano un chiaro interesse per la luce e il colore. Tra queste, "Impressioni di un Mercato" e "Fra settembre e ottobre" sono esempi significativi del suo stile in questo periodo. Angelo Torchi morì a Massa Lombarda il 6 dicembre 1915, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera continua a essere apprezzata per la sua capacità di catturare la bellezza del paesaggio italiano e per il suo contributo allo sviluppo della pittura paesaggistica e divisionista in Italia.
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