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Francesco Valaperta fu un pittore italiano nato a Milano il 20 gennaio 1836 e deceduto nella stessa città il 25 febbraio 1908. La sua formazione artistica si svolse all'Accademia di Brera, dove fu allievo del celebre pittore Francesco Hayez. Valaperta si distinse per la sua versatilità artistica, spaziando da soggetti religiosi a quelli storici e letterari, fino ad arrivare a scene di genere e ritratti. La carriera di Valaperta ebbe inizio con il suo debutto all'esposizione annuale dell'Accademia di Brera nel 1859, dove presentò un dipinto a soggetto religioso. Negli anni successivi, l'artista continuò a partecipare a mostre e esposizioni, presentando opere di carattere storico e letterario. Tuttavia, fu verso la fine degli anni '60 del XIX secolo che Valaperta si adattò alla grande domanda dei collezionisti contemporanei per soggetti di natura più intima, producendo scene di genere in maniera simile a quella di pittori come Gerolamo Induno ed Eleuterio Pagliano. Nel 1872, Valaperta partecipò alla 2ª Esposizione Nazionale di Belle Arti presso il Palazzo di Brera, e in seguito ricevette numerose commissioni da importanti figure della società borghese milanese, nonché dall'Ospedale Maggiore per ritratti dei suoi benefattori. Nel 1894, presentò un gruppo di ritratti alla 2ª Triennale di Milano, dimostrando la sua abilità e versatilità nel genere del ritratto. Tra le opere più significative di Valaperta si annoverano il dipinto "La morte di Carlo Emanuele II", esposto a Milano nel 1886, e "La regina Elisabetta d'Inghilterra rifiuta di sospendere l'esecuzione di Maria Stuarda nonostante la richiesta dell'ambasciatore scozzese", esposto a Parma nel 1870. Inoltre, nel 1877 a Napoli, espose "L'ultima cena di Maria Stuarda", e nello stesso anno a Milano, presentò un "Ritratto di signora" e le opere "La musica buffa", "I facili ammiratori" e "Mi ama o non mi ama?". Valaperta si dedicò anche alla rappresentazione di soggetti storici e letterari, come dimostra il suo dipinto "Raffaello e la Fornarina", che ritrae il celebre pittore rinascimentale Raffaello Sanzio e la sua amata, la Fornarina. Quest'opera, caratterizzata da una composizione intima e sentimentale, è un esempio della capacità di Valaperta di catturare l'essenza emotiva dei suoi soggetti. Nonostante la sua produzione artistica fosse apprezzata e richiesta, Valaperta non godette di un ampio riconoscimento critico durante la sua vita, e molte delle sue opere caddero nell'oblio dopo la sua morte. Tuttavia, nel corso degli anni, il suo lavoro è stato rivalutato e alcune delle sue opere sono state riscoperte e apprezzate per la loro qualità e per l'importante contributo alla pittura italiana dell'epoca. Le opere di Francesco Valaperta sono conservate in diverse collezioni pubbliche e private, tra cui la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, dove è esposto il suo dipinto "Interno del casinò di Montecarlo", e il Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea - Castello di Masnago, che ospita "Raffaello e la Fornarina". La sua arte è stata oggetto di studi e ricerche, e le sue opere continuano ad essere esposte in mostre e gallerie, contribuendo a mantenere vivo l'interesse per questo artista del XIX secolo. In conclusione, Francesco Valaperta fu un pittore che seppe interpretare e soddisfare i gusti e le richieste del suo tempo, lasciando un'impronta significativa nella pittura italiana dell'Ottocento. La sua abilità nel ritratto, la sensibilità nella rappresentazione di scene di genere e la maestria nel catturare momenti storici e letterari rendono la sua opera un prezioso testimone dell'arte e della cultura del suo tempo.
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