La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Salvatore Valeri ( Nettuno 1856 - 1946). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Salvatore Valeri fu un pittore italiano nato il 25 dicembre 1856 a Nettuno, una piccola cittadina vicino a Roma. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia di San Luca a Roma, dove fu allievo di Cesare Maccari, noto per le sue scene religiose e i suoi affreschi di tono più leggero. Valeri si distinse per il suo talento e la sua dedizione all'arte, che lo portarono a intraprendere un viaggio in Medio Oriente, una scelta che avrebbe segnato profondamente la sua carriera e la sua vita. Nel 1880, Valeri si trasferì a Costantinopoli, l'odierna Istanbul, dove aprì un piccolo laboratorio nel quartiere di Şişli. In questa città cosmopolita, Valeri trovò un ambiente stimolante e ricco di opportunità. Vendeva i suoi dipinti ai viaggiatori europei e dava lezioni private di disegno, attività che gli permisero di continuare a viaggiare e a esplorare il paese. La sua arte, caratterizzata da un forte interesse per il genere orientalista, catturò l'attenzione dell'ambasciatore britannico Lord Dufferin, che lo raccomandò per partecipare a una mostra ufficiale organizzata sotto il patrocinio del Sultano Abdul Hamid II. Il Sultano apprezzò molto il lavoro di Valeri e gli affidò la direzione del dipartimento di pittura della Scuola di Belle Arti appena fondata, un incarico che Valeri mantenne dal 1883 al 1915. Durante questo periodo, espose le sue opere ai Saloni di Istanbul tra il 1901 e il 1903 e divenne pittore di corte, incaricato di dare lezioni di disegno ai figli del Sultano e di realizzare numerosi ritratti della famiglia reale. Nonostante il suo ruolo ufficiale, Valeri non abbandonò mai la sua vocazione di paesaggista. La sua vita e la sua carriera subirono una svolta drammatica con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e l'inizio del genocidio armeno. Valeri, la cui moglie Maria Lekegian era di origine armena, si trovò costretto a lasciare la Turchia per proteggere la sua famiglia. Tornò nella sua città natale, Nettuno, dove aprì una scuola d'arte privata che diresse fino alla sua morte, avvenuta il 30 dicembre 1946. Durante gli anni trascorsi a Costantinopoli, Valeri fu testimone e partecipe di un periodo di grande fermento culturale e artistico. La sua opera fu influenzata dalle luci e dai colori del paesaggio orientale, e i suoi dipinti riflettono un'attenta osservazione della vita quotidiana e delle tradizioni locali. Le sue scene di genere, i ritratti e i paesaggi mostrano una pennellata delicata e trasparente, animata da un tocco veloce e vibrante, ricca di luce e colore. Valeri fu anche un insegnante appassionato e dedicato, che contribuì alla formazione di numerosi artisti turchi che in seguito divennero famosi. Ricevette diversi riconoscimenti e premi per i suoi servigi allo Stato, tra cui la Gran Medaglia. Nonostante le difficoltà e le sfide, mantenne sempre un forte legame con la sua terra natale, come dimostrano i paesaggi marini di Nettuno che dipinse negli ultimi anni della sua vita. La sua eredità artistica è stata riconosciuta e celebrata anche dopo la sua morte. Nel 2006, in occasione del 150° anniversario della sua nascita, è stato pubblicato un volume che ripercorre la sua vita e la sua opera. Salvatore Valeri rimane una figura significativa nella storia dell'arte italiana e orientalista, un artista che ha saputo fondere le influenze culturali del Mediterraneo e del Medio Oriente in un linguaggio pittorico personale e distintivo.
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