La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Silvestro Valeri ( Rome 1814 - 1902). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Silvestro Valeri nacque a Roma il 31 dicembre 1814, figlio di Girolamo e Teresa Senesi. La sua formazione artistica iniziò alla fine degli anni Venti del XIX secolo, quando frequentò l'Accademia di San Luca a Roma. Qui, Valeri divenne allievo di Tommaso Minardi, un professore di design che ebbe un'influenza significativa sulla sua formazione e carriera. Durante i suoi anni di studio, Valeri si distinse per il suo talento, vincendo per quattro volte il primo premio per il disegno alla scuola del nudo e, nel 1832, il premio per la pittura. Uno dei suoi primi lavori fu un dipinto raffigurante San Primo, commissionato dal principe Don Filippo Doria per la chiesa di Santa Maria in Via Lata a Roma. Nel 1837, durante un'epidemia di colera a Roma, il principe Borghese gli commissionò un'opera che ritraeva San Francesco di Sales che visita i prigionieri. Inoltre, per la famiglia Doria, realizzò quattro dipinti murali a tempera raffiguranti i Quattro Evangelisti per la cappella privata del principe in palazzo Doria Pamphilj. Contemporaneamente, lavorò anche per la famiglia Borghese e dipinse una pala d'altare per la chiesa di S. Elisabetta dei Teutonici a Roma. Nel 1845, la sua carriera prese una svolta significativa quando vinse un concorso per la cattedra di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Perugia. Questo incarico lo portò a trasferirsi a Perugia, dove rimase per quasi trent'anni. Durante questo periodo, Valeri si dedicò intensamente all'insegnamento, formando un gruppo di artisti che emersero come figure di spicco nel panorama artistico italiano, tra cui Annibale Brugnoli, Domenico Bruschi, Francesco Moretti, il conte Lemmo Rossi Scotti, Eliseo Fattorini e Luigi Sabatini. Nonostante gli impegni didattici, Valeri continuò a produrre opere significative. Tra queste, si ricordano i freschi nell'abside della Cattedrale di Todi, due quadri ad olio per il monastero di San Francesco della stessa città, raffiguranti "La Concezione" e "San Francesco riceve le stimmate". Altre sue opere si trovano nelle collezioni private dei discendenti Falzanelli a Roma, dei conti Farrattini di Amelia, dei conti Francisci di Todi, nonché in quella dell'Accademia di Perugia, dove è conservato un suo bel "Autoritratto". Valeri ricevette numerose onorificenze nel corso della sua vita, diventando membro di varie accademie. Nel 1804, mentre si trovava a Perugia, fu nominato associato onorario dell'Istituto di Belle Arti delle Marche a Urbino. L'anno successivo, fu insignito dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e, nel 1871, fu nominato professore accademico di merito presso l'Accademia di San Luca a Roma. Nel 1873, si ritirò dall'insegnamento e si sposò in seconde nozze con la contessa Sistilia Francisci, vedova di Piccini. Trascorse gli ultimi anni della sua vita in una villetta, la Torricella, vicino a Todi, dove continuò a dipingere fino alla sua morte, avvenuta a Roma nel 1902. La vita e l'opera di Silvestro Valeri sono testimonianza del suo profondo impegno nel campo dell'arte, sia come educatore che come artista. La sua eredità continua a vivere attraverso le sue opere e gli artisti che ha formato, contribuendo in modo significativo al panorama artistico italiano del XIX secolo.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
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GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
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