La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Mario VellaniMarchi ( Modena 1895 - Milan 1979). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Mario Vellani Marchi fu un pittore e scenografo italiano, nato a Modena il 4 agosto 1895 e deceduto a Milano il 24 ottobre 1979. La sua vita artistica si snoda attraverso un percorso che lo vide protagonista nel panorama artistico italiano, in particolare tra le due guerre mondiali. Vellani Marchi iniziò la sua formazione presso l'Accademia di Belle Arti di Modena nei primi anni della seconda decade del XX secolo, specializzandosi in incisione. Fu allievo di Giuseppe Graziosi e Pio Semeghini, due figure di spicco nel contesto artistico dell'epoca. La sua carriera prese una svolta significativa nel 1924, quando fece il suo debutto alla Biennale di Venezia con la 14ª Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia. In quello stesso anno, soggiornò sull'isola di Burano, venendo a contatto con la seconda generazione della Scuola di Burano. I paesaggi di Burano divennero una costante nella sua produzione artistica. Dopo il 1920, Vellani Marchi trascorse del tempo a Burano dipingendo paesaggi insieme ad altri artisti come Giuseppe Novello, Francesco Arata e Bernardino Palazzi. Nel 1934, il quotidiano Corriere della Sera lo inviò in Africa insieme a Orio Vergani, un'esperienza che probabilmente arricchì ulteriormente la sua visione artistica. Nel 1925, Vellani Marchi si trasferì a Milano, dove entrò in contatto con il gruppo Novecento Italiano e partecipò alla loro seconda mostra nel 1929. Fu in questo periodo che le sue composizioni raggiunsero una maggiore definizione strutturale. A Milano, fu anche uno dei fondatori del Cenacolo di Via Bagutta, un circolo artistico e letterario che divenne un punto di riferimento culturale della città. Nel campo della scenografia, Vellani Marchi si distinse per aver dipinto le scene per opere teatrali come "Il Campiello" e "I Quattro Rusteghi" per il Teatro alla Scala di Milano. La sua reputazione come pittore si consolidò negli anni '30, con una mostra personale tenutasi alla Galleria Pesaro di Milano nel 1932. Durante la sua carriera, Vellani Marchi ricevette diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Poletti per la pittura nel 1914. Partecipò anche come ufficiale alla prima guerra mondiale, un'esperienza che probabilmente influenzò la sua arte e la sua visione del mondo. Dopo la seconda guerra mondiale, continuò a dividere il suo tempo tra Burano e Milano, mantenendo un legame profondo con entrambi i luoghi che furono fonte di ispirazione per la sua arte. Le sue opere spesso ritraggono vedute e scorci urbani, come dimostra il dipinto "Paris, rue Norvins" del 1957, che testimonia la sua capacità di catturare l'essenza dei luoghi attraverso la pittura. Mario Vellani Marchi morì a Milano nel 1979, lasciando un'eredità artistica significativa. Le sue opere sono state esposte in numerose gallerie e sono ricercate dai collezionisti. La sua arte è stata oggetto di studi e analisi, e le sue creazioni continuano a essere apprezzate per la loro qualità e il loro contributo alla storia dell'arte italiana.
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