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Angelo Vernazza nacque il 28 aprile 1869 a San Pier d'Arena, una località che oggi fa parte della città di Genova, in Liguria. La sua vita e la sua carriera artistica si svolsero principalmente in questa regione del nord-ovest dell'Italia, dove divenne noto per il suo contributo significativo al panorama artistico locale. Figlio di un commerciante di olio, Vernazza mostrò fin da bambino un'inclinazione per il mondo dell'arte, che lo portò a intraprendere studi formali in questo campo. Tra il 1884 e il 1887, Vernazza frequentò l'Accademia Ligustica di Belle Arti, dove ebbe l'opportunità di formarsi sotto la guida di Nicolò Barabino, uno dei pittori più influenti della Liguria dell'epoca. Barabino non fu solo un insegnante per Vernazza, ma divenne anche un collaboratore stretto e un amico, influenzando profondamente il suo stile e la sua carriera. Dopo la morte di Barabino nel 1891, Vernazza continuò a portare avanti l'eredità del suo maestro, sia attraverso la sua arte che attraverso il suo impegno nell'insegnamento. La formazione artistica di Vernazza non si limitò all'Italia. Grazie a una borsa di studio, ebbe l'opportunità di trasferirsi a Firenze, dove completò i suoi studi e frequentò la scuola di Barabino. Inoltre, nel 1893, intraprese un viaggio a Londra e a Parigi, dove approfondì la sua formazione presso l'Académie Julian. Queste esperienze all'estero gli permisero di entrare in contatto con le correnti artistiche internazionali dell'epoca, attenuando il suo rigore accademico e avvicinandosi prima al post-impressionismo e, successivamente, al divisionismo. Nonostante queste influenze, Vernazza non abbandonò mai completamente lo stile accademico. Tornato a Genova, si riavvicinò a una pittura realista, improntata a un rigoroso stile accademico. Questo non gli impedì, tuttavia, di esplorare temi e tecniche diverse, come dimostrano i suoi affreschi del primo Novecento, nei quali non mancarono accenni al liberty. Vernazza fu molto apprezzato dalla critica del tempo, che lo considerava il degno continuatore dell'opera di Barabino. Fondò una scuola d'arte a Genova, dove insegnò per tutta la vita, contribuendo alla formazione di numerose generazioni di artisti liguri. Oltre all'insegnamento, Vernazza fu attivo come affreschista, ritrattista e paesaggista, ricevendo numerose commissioni da ricchi esponenti della società del suo tempo, legati alla tradizione. Tra le sue opere più significative, si ricordano gli affreschi della Chiesa di Santa Maria della Cella a Sampierdarena e del collegio Calasanzio di Cornigliano. Inoltre, lavorò a fianco di Barabino nella decorazione di Palazzo Tursi, sede del comune di Genova. La sua produzione artistica include anche ritratti, paesaggi e scene di vita quotidiana, che dimostrano la sua abilità nel catturare l'essenza del soggetto con sensibilità e realismo. Vernazza partecipò a numerose esposizioni, sia in Italia che all'estero, tra cui quelle di Firenze del 1896, Torino del 1898, Genova del 1900 e il Salon d'Automne di Parigi del 1909. Queste partecipazioni gli permisero di ottenere riconoscimenti e di consolidare la sua reputazione come uno dei pittori liguri più importanti del suo tempo. Angelo Vernazza morì a Genova il 3 maggio 1937, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera continua a essere studiata e apprezzata per la sua capacità di coniugare la tradizione accademica con le innovazioni artistiche del suo tempo, testimoniando la vitalità e la ricchezza della scena artistica ligure tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento.
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