La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Baldassarre Verrazzi ( Caprezzo 1819 - Lesa 1886). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Baldassare Verazzi, nato il 6 gennaio 1819 a Caprezzo, Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte, è stato un pittore italiano la cui vita e opera si intrecciano strettamente con gli eventi storici e culturali del suo tempo. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia di Brera a Milano, dove studiò dal 1833 al 1842, per poi proseguire sotto la guida del pittore romantico veneziano Francesco Hayez nel 1851. Questo periodo di formazione fu fondamentale per lo sviluppo del suo stile e per la sua futura carriera artistica. Verazzi si distinse in particolare per i suoi dipinti storici, tra cui spicca il suo capolavoro "Episodio delle Cinque Giornate (Combattimento a Palazzo Litta)", oggi esposto al Museo del Risorgimento nel Castello Sforzesco di Milano. Quest'opera, che raffigura tre figure al riparo dietro una barricata mentre un'altra punta un fucile oltre l'ostacolo, presumibilmente verso le truppe austriache, è emblematica del suo impegno nel Risorgimento, il movimento per l'indipendenza e l'unificazione italiana. La sua partecipazione attiva agli eventi del 1848 lo rese un bersaglio delle autorità austriache, costringendolo a vivere sotto severe restrizioni. Nel 1856, Verazzi lasciò l'Italia per l'America Latina, dove trascorse dodici anni fruttuosi della sua carriera artistica. In Argentina, divenne noto per le sue composizioni storiche e allegoriche, oltre che per i ritratti. A Buenos Aires, realizzò le scenografie del Teatro Colón e a Montevideo gli affreschi della Rotonda del cimitero cittadino. Durante il suo soggiorno in Sud America, sviluppò una rivalità con un altro pittore italiano, Ignazio Manzoni, e ebbe una disputa con il generale Justo José de Urquiza, un influente politico e leader militare, che lo spinse a trasferirsi a Montevideo, in Uruguay, dove divenne un ritrattista molto richiesto. Tornato in Italia nel 1868, Verazzi scelse di stabilirsi a Lesa, sulle rive del Lago Maggiore, un luogo che divenne una nuova fonte di ispirazione per le sue opere. Qui trascorse gli ultimi anni della sua vita, dedicandosi alla pittura paesaggistica e continuando a esplorare temi storici e religiosi. Morì a Lesa il 18 gennaio 1886, lasciando un'eredità artistica significativa che continua a essere apprezzata e studiata. Oltre al suo capolavoro sulle Cinque Giornate di Milano, Verazzi è ricordato per altre importanti opere, tra cui "La parabola del Samaritano" e "Raffaello Sanzio da Urbino presentato da Bramante al pontefice Giulio II", che gli valsero rispettivamente il Premio Canonica nel 1851 e il premio Mylius nel 1854. Le sue opere sono conservate in importanti musei e collezioni private, non solo in Italia ma anche in Argentina e Uruguay, testimoniando il suo impatto internazionale come artista. La vita e l'opera di Baldassare Verazzi si inseriscono in un contesto storico e culturale di grande fermento, caratterizzato dalla lotta per l'indipendenza e l'unificazione italiana e dall'apertura verso nuovi orizzonti artistici e geografici. La sua capacità di catturare momenti storici cruciali, unita alla sua tecnica pittorica raffinata, lo rendono una figura di spicco nell'arte italiana del XIX secolo. La sua eredità continua a essere celebrata attraverso esposizioni e studi che ne esplorano la vita e l'opera, offrendo nuove prospettive sulla sua contribuzione all'arte e alla storia. Related
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