La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Paolo Vetri ( Castrogiovanni 1855 - Naples 1937). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Paolo Vetri fu un pittore italiano di rilievo, la cui vita e opera si estendono tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. Nato il 2 febbraio 1855 a Castrogiovanni, oggi conosciuta come Enna, in Sicilia, Paolo Vetri si distinse fin dalla giovane età per il suo talento artistico. La sua predisposizione per il disegno fu tale che, a soli dodici anni, il Comune di Enna gli concesse una pensione mensile per favorire il suo sviluppo artistico. Trasferitosi a Napoli, Vetri frequentò l'Istituto di Belle Arti, dove fu allievo di Domenico Morelli, un'importante figura dell'arte italiana dell'epoca. La relazione tra Vetri e Morelli fu molto stretta, tanto che Vetri sposò la figlia del suo maestro, Eleonora, e rimase fedele alla maniera di Morelli per tutta la vita. La sua formazione artistica fu quindi fortemente influenzata dallo stile e dall'insegnamento di Morelli, e ciò si riflette nelle sue opere, che spesso seguivano i dettami del maestro. Vetri si specializzò nella pittura di soggetto sacro e fu uno dei pittori che contribuì alla rinascita della tecnica dell'affresco a Napoli, una pratica che era stata quasi abbandonata nella prima metà dell'Ottocento. Tra le sue opere più significative si annoverano gli affreschi realizzati nelle chiese di San Francesco e nell'Ospizio dei ciechi di Palermo, e a Napoli, nelle chiese di Fuorigrotta, di Santa Brigida e del Gesù Nuovo. Inoltre, dipinse affreschi di carattere celebrativo o allegorico in due sale del Museo e nell'aula magna dell'università di Napoli. Nonostante la sua dedizione alla pittura sacra, Vetri non si limitò a questo genere. Espose il suo primo dipinto, "Quanti dolci pensieri, quanto desio...", alla Mostra Nazionale di Napoli nel 1877, e continuò a partecipare a importanti esposizioni in Italia e in tutta Europa, presentando opere di vario genere, tra cui ritratti e scene di genere. La sua attività come frescante e le sue opere ad olio di carattere sacro gli valsero un notevole riconoscimento. Paolo Vetri fu anche un apprezzato insegnante di disegno di figura all'Istituto di Belle Arti di Napoli per trent'anni. Il suo contributo all'arte non si limitò all'insegnamento e alla produzione artistica, ma si estese anche alla teoria dell'arte, con studi sulla prospettiva e sulla teoria della visione. Fu socio di numerose accademie e scrisse dotti studi che presentò in queste istituzioni. Nel corso della sua carriera, Vetri vinse numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il pensionato governativo di pittura a Palermo a soli diciotto anni. Fu presidente della Reale Accademia di Belle Arti di Napoli, membro dell'Accademia di Brera di Milano, della Pontaniana di Napoli e di quella di San Luca di Roma. Alla soglia del pensionamento, il Ministro dell'Istruzione lo nominò "Professore emerito". Nonostante la sua salute cagionevole, a 80 anni Paolo Vetri volle completare il suo capolavoro: l'affresco della cupola della Basilica di Sant'Alfonso a Pagani, la cui superficie superava i 130 metri quadrati. Terminata l'opera, morì a Napoli il 2 maggio 1937, all'età di 82 anni, lontano dalla sua amata città natale. La sua eredità artistica è stata riconosciuta e celebrata anche dopo la sua morte, con mostre retrospettive e conferenze dedicate alla sua opera. Il Comune di Enna gli ha dedicato una via cittadina e presso il Museo Alessi si trova un busto bronzeo raffigurante il Maestro, opera dello scultore ennese Giuseppe Murgano. Le sue opere sono visibili in varie collezioni pubbliche e private, tra cui la Civica Galleria d'arte moderna di Palermo, la Chiesa di San Domenico Soriano a Frosinone, il Duomo di Cosenza, la Reggia di Caserta e la Calcografia di Roma.
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