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Salvador Viniegra y Lasso de la Vega, nato il 23 novembre 1862 a Cadice, è stato un pittore spagnolo noto per le sue opere storiche e per il suo ruolo di mecenate delle arti. La sua vita si dipana tra la passione per la pittura, l'impegno culturale e il sostegno ad altri artisti, in un'epoca di grande fermento culturale in Spagna. Viniegra iniziò la sua formazione accademica studiando legge, ma ben presto scoprì la sua vera vocazione per la pittura e si iscrisse alla Escuela de Bellas Artes de Cádiz. Qui fu allievo di Rámon Rodríguez Barcaza e José Pérez Jiménez, e si dedicò inizialmente alla pittura ad acquerello. Il suo primo successo pubblico arrivò nel 1877 con una serie di acquerelli che formarono un album. Questo successo iniziale fu seguito da vari premi vinti in esposizioni regionali. Nel 1882, dopo un viaggio a Roma dove approfondì lo studio del disegno dal vero, Viniegra tornò in Spagna e partecipò alla Exposición de Hernandéz con l'opera "Un patio de Sevilla". Nel 1887, la sua opera "La bendición de los campos en 1800" vinse il primo premio alla Exposición Nacional de Madrid. Questi successi gli valsero una borsa di studio per studiare all'Academia Española de Bellas Artes a Roma, dove rimase fino al novembre del 1896. Il periodo italiano fu particolarmente fruttuoso per Viniegra, le cui opere furono esposte e riprodotte in tutta Europa, rendendolo uno dei pittori più popolari del continente. Tra le sue opere più note c'è "La romería del Rocío", esposta a Roma e Madrid e vincitrice di medaglie d'oro alle fiere mondiali di Monaco e Vienna. Dopo un tour internazionale, Viniegra donò il dipinto al Museo de Arte Moderno di Madrid nel 1905. Viniegra si stabilì a Madrid e nel 1898 fu nominato vice direttore e conservatore del Museo del Prado. Durante il suo incarico, si distinse come mecenate delle arti, sostenendo musicisti come il compositore Manuel de Falla e il violoncellista e direttore d'orchestra Juan Ruiz Casaux. Oltre alla pittura, Viniegra era anche un appassionato violoncellista. La sua vita privata fu segnata da eventi familiari: sposò María del Carmen Reboull, che morì nel 1902, e in seguito si risposò con María Arníz. Suo padre, Salvador Viniegra Valdés, fu un importante mecenate delle arti e membro della Academia de Santa Cecilia di Cádiz. Viniegra ereditò questa passione per l'arte e la musica, che coltivò fin dalla giovinezza. Viniegra si dedicò anche alla scrittura, pubblicando opere su Roma e sul pittore Zurbarán, e collaborando con giornali come La Dinastía di Cadice e La Correspondencia de España. Nel 1912 fu nominato rappresentante del semanario argentino Caras y caretas. Tra le sue opere più significative si ricordano "Entierro de Isabel la Católica", "El contrato de matrimonio", "El compromiso de Caspe", "La plegaria del torero", "El encantador de serpientes" e "La promulgación de la Constitución en 1812". Quest'ultima opera fu esposta al Museo Municipal e Iconográfico di Cádiz. Viniegra morì a Madrid il 29 aprile 1915, lasciando un'eredità artistica di grande valore e un'impronta indelebile nella storia dell'arte spagnola. Il suo contributo come pittore, mecenate e promotore culturale è stato fondamentale per la diffusione e il riconoscimento delle arti in Spagna e in Europa.
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