La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Raul Viviani ( Florence 1883 - Rapallo 1965). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Raoul Raul Viviani, nato a Firenze il 29 novembre 1883, è stato un pittore italiano la cui vita e opera hanno lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico tra il XIX e il XX secolo. La sua storia inizia in via Borgognissanti a Firenze, ma già all'età di sei anni si trasferisce a Milano, dove compie gli studi elementari e secondari. La sua formazione artistica prende avvio all'Accademia di Brera, sotto la guida di Giuseppe Mentessi, dove Viviani dimostra fin da subito un temperamento precoce e una spiccata inclinazione per la pittura. Il suo debutto nelle pubbliche mostre avviene a soli diciassette anni, nel 1900, all'esposizione della Famiglia Artistica. Questa prima apparizione segna l'inizio di una carriera brillante, durante la quale i suoi dipinti, caratterizzati da uno stile molto personale, gli aprono le porte delle maggiori rassegne artistiche. Le sue opere, spesso descritte come audaci e originali, attirano l'attenzione e il plauso di critici e collezionisti, tra cui figure di spicco come Vittore Grubicy, Arturo Toscanini, e Leonardo Bistolfi. Nel 1912, Viviani ottiene un eccezionale successo alla Biennale di Venezia con il suo trittico "La parabola del giorno", e l'anno successivo, alla Quadriennale di Monaco, il suo dipinto "Poesia" viene acquistato da un importante collezionista. Questi successi consolidano la sua reputazione come uno degli artisti più originali e innovativi del suo tempo. La sua carriera lo porta a viaggiare e a vivere in diversi paesi. Dal 1931 al 1937, si trasferisce in Paraguay, dove continua la sua attività pittorica e viene incaricato di istituire un'Accademia di pittura a Montevideo. Tuttavia, per motivi familiari, ritorna in Italia nel 1937, dove riprende con vigore la sua attività espositiva, partecipando a numerose mostre in diverse città. Viviani sviluppa un modo pittorico tutto personale, caratterizzato dall'uso di esili fili di colore che compongono paesaggi vibranti e dettagliati. Questa tecnica, che si distacca dall'originale divisionismo per aprire a una pennellata più ampia e sommaria, gli permette di esplorare nuove possibilità espressive, soprattutto nei suoi paesaggi liguri e nelle nature morte degli ultimi anni. Nel corso della sua vita, Viviani riceve numerosi riconoscimenti e onorificenze, tra cui il diploma che lo nomina membro d'onore a vita dell'Accademia di Brera. La sua opera viene esposta in importanti rassegne nazionali e internazionali, e le sue partecipazioni alle Biennali di Venezia e alle esposizioni promosse dalle città di Roma, Torino, Verona, Firenze, Napoli, e molte altre, testimoniano l'ampio riconoscimento del suo talento. Oltre alla pittura, Viviani si dedica anche alla critica d'arte, scrivendo per importanti pubblicazioni come "Roma" e "Mezzogiorno". La sua attività critica gli permette di esprimere le sue riflessioni sull'arte e di contribuire al dibattito culturale del suo tempo. Raoul Raul Viviani muore a Rapallo nel 1965, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua capacità di innovare e di esprimere attraverso la pittura una visione del mondo profondamente personale e originale lo rende una figura di spicco nella storia dell'arte italiana. Nel 1966, il Comune di Milano gli rende omaggio con una mostra postuma alla Rotonda della Besana, riconoscendo il suo contributo significativo al panorama artistico del paese.
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