La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore JeanBaptiste Wicar ( Lille 1762 - Rome 1834). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Jean-Baptiste Wicar fu un pittore, disegnatore, incisore e collezionista d'arte francese, nato il 22 gennaio 1762 a Lille e deceduto il 27 febbraio 1834 a Roma. La sua vita e la sua opera si inseriscono pienamente nel contesto del Neoclassicismo, movimento artistico che cercava di riscoprire e rivivere gli ideali estetici dell'antichità classica. Figlio di un falegname, Wicar dimostrò fin da giovane un notevole talento per il disegno. Ricevette la sua prima formazione artistica presso la scuola gratuita di Lille, per poi perfezionare le sue abilità nello studio del celebre pittore Jacques-Louis David. Fu proprio sotto la guida di David che Wicar iniziò a sviluppare il suo stile caratteristico, fortemente influenzato dai principi del Neoclassicismo. Durante la sua carriera, Wicar si distinse non solo come artista ma anche come attivo partecipante agli eventi politici e culturali del suo tempo. Durante la Rivoluzione Francese, fu a capo della Commissione delle Scienze e delle Arti, incaricata di requisire opere d'arte dai Paesi Bassi austriaci per arricchire i musei francesi. Questa operazione portò al trasferimento di numerose opere, tra cui quelle di Rubens, al Louvre. Inoltre, Wicar fu membro della commissione durante la campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, con il compito di selezionare opere d'arte da portare in Francia per incrementare le collezioni dei musei nazionali. Dopo aver viaggiato tra Italia e Francia, Wicar si stabilì definitivamente a Roma nel 1800, dove divenne un ritrattista di fama europea. Tra i suoi soggetti più noti vi sono membri della famiglia Bonaparte, come Joseph Bonaparte, re di Spagna, e Carolina Murat. La sua abilità nel ritratto gli permise di ottenere commissioni importanti e di mantenere relazioni con l'aristocrazia e la borghesia anche dopo il declino di Napoleone e il ritorno dell'Ancien Régime. Oltre alla pittura, Wicar fu anche un appassionato collezionista d'arte. Al momento della sua morte, lasciò alla Société des Sciences, de l’Agriculture et des Arts de Lille una straordinaria collezione di 1.300 disegni, che includeva opere di maestri italiani come Raffaello, nonché di artisti del nord come Albrecht Dürer e Lucas Cranach. Questa collezione costituì inizialmente il "musée Wicar" e successivamente fu integrata nel Palais des beaux-arts de Lille. Tra le opere più significative di Wicar si annoverano il "Ritratto di Marie-Julie Bonaparte e delle sue figlie, Zénaïde e Charlotte" conservato alla Galleria Nazionale di Capodimonte a Napoli, il "Ritratto di Jacques-Louis David" al Musée du Louvre, e il "Ritratto di Carlotta Bonaparte principessa Gabrielli" al Museo Napoleonico di Roma. Inoltre, il suo dipinto "Virgilio che legge l'Eneide ad Augusto, Ottavia e Livia" è esposto all'Art Institute of Chicago. Wicar fu anche un insegnante influente, avendo tra i suoi allievi Francesco Giangiacomo, un illustratore e incisore italiano che documentò molte delle opere presenti a Roma. La sua influenza si estese anche attraverso la pubblicazione di disegni di opere d'arte, come quelli realizzati per la "Galleria di Firenze e del palazzo Pitti", pubblicati a Parigi in quattro volumi tra il 1789 e il 1807. La vita e l'opera di Jean-Baptiste Wicar riflettono l'importanza dell'arte come mezzo di espressione culturale e politica. La sua dedizione alla pittura, il suo impegno nella conservazione e nella diffusione delle opere d'arte, e il suo ruolo attivo negli eventi storici del suo tempo lo rendono una figura di spicco nell'ambito del Neoclassicismo e della storia dell'arte francese.
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