La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Teodoro WolfFerrari ( Venice 1878 - San Zenone degli Ezzelini 1945). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Teodoro Wolf-Ferrari nacque a Venezia il 29 giugno 1878, in una famiglia dove l'arte e la musica erano profondamente radicate. Figlio di August Wolf, un distinto pittore tedesco che lavorava come copista dei maestri rinascimentali, e di Emilia Ferrari, un'aristocratica veneziana, Teodoro crebbe in un ambiente che favoriva la sua inclinazione artistica. La sua famiglia si stabilì presto in Fondamenta Rezzonico, nella zona di Campo San Barnaba, dove in seguito Wolf-Ferrari stabilì il suo primo studio veneziano. Tutti i figli di August si appassionarono all'arte e alla musica, in particolare Teodoro e suo fratello, il noto musicista Ermanno Wolf-Ferrari. Dal 1892 al 1895, Teodoro fu allievo dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove ricevette un'educazione artistica rigorosa sotto la guida di Guglielmo Ciardi, Pietro Fragiacomo e Millo Bortoluzzi. La varietà e la complessità delle opere giovanili di Wolf-Ferrari testimoniano la sua solida preparazione accademica. Dopo aver completato gli studi a Venezia, spinto dal padre, si trasferì a Monaco nel 1896, dove entrò in contatto con il simbolismo di Arnold Böcklin e conobbe artisti come Fritz Erler e Leo Putz. Questo periodo fu cruciale per lo sviluppo del suo stile personale, che iniziò a distaccarsi dal naturalismo per avvicinarsi a una concezione del paesaggio più onirica e simbolista. Durante i suoi anni in Germania, Wolf-Ferrari ottenne un immediato successo espositivo, tanto che uno dei suoi dipinti fu acquistato dal Principe Leopoldo di Baviera. Tornato in Italia, si fece conoscere non solo come pittore ma anche come decoratore, collaborando con Vittorio Zecchin alla realizzazione di vetri decorati per la Vetreria Artistica Barovier & Co. e partecipando a importanti esposizioni come la Biennale di Venezia e le mostre di Ca' Pesaro. Nel 1924, su richiesta del Governatore della Libia, Wolf-Ferrari si recò in Tripolitania, dove ricavò una lunga serie di vedute ed impressioni che espose successivamente a Ca' Pesaro. Questi paesaggi libici, caratterizzati da un'intensa osservazione della natura e da un sentimento del mistero, segnarono un'evoluzione verso un naturalismo più maturo nel suo lavoro. Wolf-Ferrari fu anche un attivo partecipante alla vita culturale veneziana, collaborando con Nino Barbantini per l'organizzazione delle mostre di Ca' Pesaro e partecipando a giurie di importanti esposizioni. Per i suoi meriti di illustratore della Tripolitania, fu insignito dell'Ordine coloniale della Stella d'Italia. La sua produzione artistica, prevalentemente paesaggistica, riflette un'ampia gamma di influenze, dalla tradizione lagunare ottocentesca alle novità moderniste dell'arte mitteleuropea. Wolf-Ferrari esplorò temi simbolisti e grafici, avvicinandosi agli elementi Nabis e alla pittura sintetica di Paul Gauguin. I suoi dipinti, spesso ambientati nella campagna e nella montagna veneta, sono attraversati da un profondo sentimento del mistero e da una poetica intimista che lo rendono una figura di spicco nella scena artistica del suo tempo. Teodoro Wolf-Ferrari morì a San Zenone degli Ezzelini il 27 gennaio 1945, lasciando un'eredità artistica significativa che continua a essere apprezzata e studiata. La sua opera, caratterizzata da una solida matrice modernista e da una profonda sensibilità paesaggistica, lo colloca tra i protagonisti della stagione artistica veneziana e italiana di inizio Novecento.
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