La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Eugenio Zampighi ( Modena 1859 - Maranello 1944). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Eugenio Zampighi fu un artista italiano distintosi sia come pittore che come fotografo, nato a Modena il 17 ottobre 1859 e deceduto a Maranello nel 1944. La sua formazione artistica ebbe inizio nella sua città natale, dove si iscrisse all'Accademia di Belle Arti sotto la guida di Antonio Simonazzi. Zampighi si distinse per il suo precoce talento, tanto che già all'età di 13 anni, nel 1872, venne ammesso all'Accademia di Belle Arti di Modena. Durante i suoi anni di formazione, fu influenzato da figure di spicco come Giovanni Muzzioli, Gaetano Bellei e Vittorio Reggianini, e si dedicò inizialmente alla pittura di storia. La svolta nella sua carriera artistica avvenne nel 1880, quando vinse il prestigioso Concorso Poletti con il dipinto "Un gladiatore reziario ferito nell'Anfiteatro Flavio". Questo successo gli permise di ottenere una borsa di studio che lo portò a perfezionarsi presso le Accademie di Roma e di Firenze. Durante il suo soggiorno a Roma, Zampighi entrò in contatto con la pittura orientalista e di ricostruzione storica, che lo influenzarono profondamente. Tuttavia, fu a Firenze che l'artista trovò la sua vera vocazione nella pittura di genere, influenzato dall'emiliano Gaetano Chierici. Zampighi si specializzò nella rappresentazione di scene di vita rurale italiana, caratterizzate da interni rustici e episodi di vita familiare. Le sue opere, ricche di dettagli e di una luministica accurata, raffiguravano spesso allegre feste familiari, giochi di bambini e scene quotidiane condivise con gli animali domestici. Queste rappresentazioni, prive di ogni critica sociale, riscossero un grande successo presso il pubblico internazionale, in particolare tra i collezionisti stranieri, che apprezzavano la visione idilliaca e serena della vita contadina italiana. Il processo creativo di Zampighi era particolare: egli utilizzava la fotografia come strumento per la composizione dei suoi dipinti. Scattava fotografie di modelli in costume contadino o abiti popolari, che poi utilizzava come riferimento per le sue tele. Questa tecnica gli permetteva di studiare con precisione pose, abbigliamento e ambientazione, creando composizioni realistiche e dettagliate. Le sue fotografie erano realizzate con la tecnica della gelatina ai sali d'argento su carta baritata o, in precedenza, all'albumina su carta. Tra le opere più celebri di Zampighi si annoverano "Dalla nonna", "Le ciliegie appena colte", "Giochi di bambini", "Interno con due donne e un neonato" e "L'ombrello". Queste tele presentano elementi ricorrenti, come suppellettili e personaggi che appaiono in diverse opere, creando una sorta di firma stilistica dell'artista. Zampighi creò anche un album personale di stampe fotografiche che utilizzava come portfolio per presentare se stesso e i suoi lavori ai commercianti d'arte e agli acquirenti. Nonostante il successo, Zampighi scelse di partecipare a poche esposizioni ufficiali, preferendo dedicarsi alle committenze private. Le sue opere si trovano in collezioni private in tutto il mondo, con un numero limitato conservato nei Musei Civici di Modena. Oltre alla pittura, Zampighi si dedicò anche all'insegnamento all'Accademia di Modena per molti anni. Verso la fine della sua vita, con l'avvento della prima guerra mondiale, Zampighi decise di tornare a Modena, dove continuò a lavorare e, probabilmente, assunse anche incarichi di insegnamento presso l'Accademia. Morì a Maranello, vicino alla sua città natale, nel 1944, lasciando un'eredità artistica che continua a essere apprezzata per la sua capacità di catturare con calore e dettaglio la vita rurale italiana.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO