La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Francesco Zanin ( Nove 1824 - Venice 1884). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Francesco Zanin, nato il 22 giugno 1824 a Nove, una piccola località in provincia di Vicenza, e morto il 25 dicembre 1884 a Venezia, è stato un pittore italiano che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte, specialmente per le sue vedute veneziane. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la città di Venezia, dove ha trascorso gran parte della sua esistenza, diventando uno dei più importanti esponenti del vedutismo veneziano del XIX secolo. Zanin nasce in una famiglia umile, figlio di un fornaciaio, e dimostra fin da giovane un notevole talento per il disegno. Questa precoce inclinazione lo porta a trasferirsi a Venezia per frequentare l'Accademia di Belle Arti nel 1849, dove studia sotto la guida di maestri come Francesco Bagnara, noto scenografo e decoratore, e l'architetto Francesco Lazzari. Durante gli anni di formazione, Zanin si distingue per le sue doti artistiche, ottenendo numerosi riconoscimenti e medaglie, soprattutto per le sue prospettive d'interni e vedute otticamente precise. La carriera di Zanin si sviluppa principalmente nell'ambito del vedutismo, un genere artistico che riscuote grande successo soprattutto tra i collezionisti stranieri. Le sue opere sono caratterizzate da una precisione ottica e una ricchezza di dettagli che catturano l'energia e il dinamismo della Venezia dell'epoca. Zanin si ispira alla grande tradizione vedutistica del Settecento, in particolare all'opera di Canaletto, di cui diventa un fedele seguace. Tuttavia, non si limita a imitare il maestro, ma rinnova il genere con l'invenzione e la reinterpretazione di nuovi soggetti, come dimostrano le sue numerose vedute della città, tra cui spiccano quelle del Ponte delle Pazienze ai Carmini e della nuova Stazione ferroviaria. Nonostante il successo iniziale, la carriera di Zanin incontra delle difficoltà a causa della disapprovazione della critica veneziana, che lo considera troppo vicino alla tradizione vedutistica del Settecento e poco incline alle novità stilistiche del momento. Questo porta Zanin a diffondere nel mercato copie di Canaletto non firmate, cercando di mantenersi come meglio può. La sua situazione economica peggiora e, nonostante il riconoscimento ottenuto in passato, muore povero e dimenticato la notte di Natale del 1884. L'opera di Francesco Zanin è oggi riconosciuta per il suo contributo al vedutismo veneziano e per la sua capacità di catturare l'essenza della città lagunare. Le sue vedute di Venezia, caratterizzate da una tavolozza poco accesa e da una sapiente impostazione prospettica, continuano a suscitare ammirazione e interesse tra collezionisti e appassionati d'arte. Zanin ha lasciato un'eredità artistica significativa, che testimonia la sua maestria nel rappresentare la splendida architettura e l'atmosfera unica di Venezia, rendendolo uno dei più importanti vedutisti del suo tempo. Nonostante le sfide incontrate durante la sua vita, Francesco Zanin rimane una figura centrale nella storia dell'arte veneziana, un artista che ha saputo interpretare e trasmettere la bellezza e il fascino di Venezia attraverso le sue opere. La sua arte, che spazia dalle vedute classiche alle rappresentazioni di eventi contemporanei, come i festeggiamenti per il nuovo acquedotto in Piazza San Marco, riflette la sua profonda connessione con la città e il suo impegno nel perpetuare la tradizione vedutistica veneziana per le future generazioni.
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FRANCO ANGELI
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