La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Luigi Zanini ( Vigo di Fassa 1893 - Gargnano 1962). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Luigi Gigiotti Zanini, noto anche come Gigiotti Zanini, fu un artista poliedrico italiano, le cui opere spaziano dalla pittura all'architettura, lasciando un'impronta significativa nel panorama artistico del Novecento. Nato il 10 marzo 1893 a Vigo di Fassa, una piccola località nel cuore delle Dolomiti, Zanini crebbe in un ambiente montano che influenzò profondamente la sua sensibilità artistica. La sua formazione iniziò a Firenze, dove frequentò l'Accademia di Belle Arti nel 1911. Firenze, con il suo fervore culturale e artistico, fu la culla che nutrì il suo talento nascente. Qui, Zanini entrò in contatto con esponenti di spicco del movimento futurista e collaborò con la rivista "Lacerba", contribuendo con disegni e incisioni. Questa esperienza fu breve ma intensa e lo portò a esporre le sue prime opere in una mostra personale a Firenze nel 1912, seguita da un'altra a Trento nel 1913. La sua vita fu segnata anche dall'esperienza della prima guerra mondiale, durante la quale si arruolò come volontario, combattendo con ardore patriottico e irredentista. Questo periodo bellico lasciò un'impronta indelebile nella sua vita e nella sua arte, come testimoniato dalle sue opere successive. Dopo la guerra, Zanini si trasferì a Milano, dove si dedicò sia all'architettura sia alla pittura. A Milano, la sua carriera artistica prese una svolta significativa. Espose alla Galleria Arte di Milano nel 1920, dove fu notato da Giorgio de Chirico, e successivamente si avvicinò al gruppo del Novecento, esponendo alla Bottega di Poesia a Milano nel 1922. La sua arte si caratterizzava per la cura di ogni elemento compositivo e per un'atmosfera metafisica, che rifletteva la sua ricerca di forme nette e meditate. Nel corso degli anni '30, Zanini ottenne la laurea in architettura "Honoris Causa" e divenne membro di Accademie spagnole e italiane. Pubblicò quattro importanti monografie, presentate da nomi illustri come Bacchelli, Savinio, D'Ors e Solmi, e fu amico e consigliere di personalità eminenti della cultura, dell'arte e della finanza. La sua vita sentimentale fu travagliata e segnata da tragedie personali. Rimase vedovo due volte: la prima moglie, Luisa Brazzabeni, morì di leucemia, lasciandolo con un bambino di sei mesi; la seconda moglie, Paola Consolo, anch'essa pittrice, morì di parto a soli 24 anni. Questi eventi influenzarono profondamente la sua vita e la sua opera. Zanini fu un pittore crepuscolare, e durante la seconda guerra mondiale visse nella campagna toscana, che ispirò molte delle sue opere. Successivamente si trasferì a Gargnano, dove progettò e costruì la sua villa in stile classicheggiante, rimanendo affascinato dalla natura circostante. Le sue mostre personali si susseguirono in varie città italiane, tra cui Firenze, Trento, Roma e Milano, e partecipò a importanti eventi artistici come le Biennali di Venezia e le Quadriennali di Roma. Le sue opere furono esposte anche all'estero, in città come Losanna, Ginevra, Lucerna, Zurigo, Monaco, Berlino, Lipsia, Parigi, Nizza, Bruxelles, Amsterdam, Stoccolma, Vienna, Budapest, New York, Boston, Buenos Aires, Barcellona e Madrid. Le sue opere si trovano nelle Gallerie d'arte moderna di Milano e di Roma, al Jeu de Paume di Parigi, al Friedrich Museum di Berlino e in collezioni private italiane e straniere. Tra le sue principali opere architettoniche si annoverano edifici a Milano, Parma e Pisa, e fu l'architetto della Banca Commerciale Italiana. La sua opera architettonica più importante resta il Centro contabile della Comit di Parma. Luigi Gigiotti Zanini morì a Gargnano nel 1962, lasciando un'eredità artistica di grande valore, che continua a essere apprezzata e studiata. La sua vita e la sua opera sono testimonianza di un artista che ha saputo esprimere, attraverso la pittura e l'architettura, la complessità e la profondità del suo tempo.
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