La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Zannoni ( Verona 1849 - Monteforte d'Alpone 1903). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Zannoni, nato a Verona il 13 gennaio 1849, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del XIX secolo. La sua formazione iniziò all'Accademia Cignaroli di Verona, un ambiente ricco di stimoli creativi, dove ottenne riconoscimenti tra il 1865 e il 1871. Sentendo il bisogno di ampliare i suoi orizzonti artistici, Zannoni si trasferì a Milano per completare gli studi all'Accademia di Brera, sotto la guida del pittore di storia Giuseppe Bertini. Durante la sua carriera, Zannoni si distinse per la sua versatilità artistica, spaziando dalla pittura di storia alla pittura di genere, con una particolare predilezione per i soggetti rurali e sacri. Le sue opere si caratterizzavano per una chiara esattezza tecnica e uno schietto cromatismo, che gli permisero di rappresentare realisticamente la vita quotidiana dei campi e dei villaggi, con una particolare attenzione ai dettagli e alle emozioni umane. Nel 1877, Zannoni espose a Napoli il dipinto "Marcantonio che mostra al popolo romano la veste insanguinata di Giulio Cesare", un'opera che rifletteva il suo interesse per la pittura di storia. Successivamente, nel 1881 a Milano, presentò tre dipinti di genere: "Arrivo degli sposi", "Trastulli e ammonizioni" e "Cacciatore e volpe". Queste opere evidenziavano la sua capacità di catturare scene di vita quotidiana con una resa coloristica e del dettaglio convincente. Nel 1884, a Roma, Zannoni espose una serie di opere che includevano "Stanchezza", "Vendemmia", "Scorciatoia", "Manca l'acqua alle cascine", "Lungo il Torrente di Val di Muggio" e "Genio in erba". Questi dipinti, insieme ad altri come "Il pasto", "L'ozio ingannato" (1874), "La favorita" e "La preghiera", dimostravano la sua abilità nel ritrarre la vita rurale con autenticità e sensibilità. Nel 1887, a Venezia, Zannoni presentò opere come "Sentinella", "In assenza della nonna", "Studi in cucina", "Nella stalla", "Prima neve" e "Buon giorno". E nel 1891, inviò all'esposizione annuale di Brera "Luna di miele" e "Al mercato", continuando a esplorare temi legati alla vita contadina e alle tradizioni popolari. Oltre alla pittura di genere, Zannoni non dimenticò mai le sue radici nella pittura sacra. Negli ultimi anni della sua carriera, ritornò al tema religioso con rinnovato impegno, ricevendo commissioni per realizzare affreschi e pale d'altare. Tra le sue opere sacre più note, si ricordano quelle realizzate per la chiesa dei Filippini a Verona e per Santa Maria alla Porta a Milano. Purtroppo, la fase finale della sua vita fu segnata da una tragica fatalità. Nel 1903, mentre dipingeva gli affreschi della volta di una chiesa a Monteforte d'Alpone, Zannoni cadde da un'impalcatura, incidente che gli costò la vita il 28 maggio. Questo evento tragico pose fine prematuramente alla sua carriera e alla sua vita, ma la sua eredità artistica continua a vivere attraverso le sue opere, molte delle quali sono conservate nella prestigiosa Galleria d'Arte Moderna di Milano. Giuseppe Zannoni è stato un artista che ha saputo trasmettere emozioni attraverso la pittura e la sua ricerca costante di nuove forme espressive lo ha reso un'icona nell'ambito dell'arte italiana del XIX secolo. La sua capacità di rappresentare temi religiosi con sensibilità e la sua attenzione per la vita rurale e popolare lo hanno distinto come un narratore visivo della sua epoca.
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