La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuliano Zasso ( Castellavazzo 1833 - Venice 1889). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuliano Zasso, nato a Castellavazzo, in provincia di Belluno, nel 1833 e deceduto a Venezia nel 1889, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nell'arte del XIX secolo, nonostante le informazioni sulla sua vita e la sua opera siano relativamente scarse. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia di Venezia nel 1851, dove rimase fino al 1854, periodo durante il quale riscosse grande attenzione da parte dei suoi maestri. Questo fu un momento cruciale per la sua carriera, poiché le sue capacità artistiche iniziarono a emergere chiaramente. Durante i suoi anni di formazione, Zasso produsse opere che riflettevano la sua profonda comprensione della tecnica pittorica e la sua capacità di catturare l'essenza del soggetto. Una delle sue opere di questo periodo, tratta dalla Strage degli Innocenti, è conservata presso le Gallerie dell'Accademia di Venezia, testimoniando la sua abilità nel rappresentare scene di grande impatto emotivo e storico. Giuliano Zasso si impose all'attenzione del pubblico e della critica con l'opera "Maria Stuarda regina degli scozzesi", una tipica espressione del clima storicista dell'epoca. Quest'opera, conservata in una collezione privata, evidenzia la sua capacità di immergersi completamente in periodi storici diversi, restituendo con fedeltà e drammaticità gli eventi e i personaggi rappresentati. Nel 1874, la sua carriera prese una svolta significativa quando divenne supplente alla cattedra di Pittura e Nudo presso l'Accademia di Venezia. Questo incarico non solo riconobbe il suo talento e la sua competenza come artista, ma gli offrì anche l'opportunità di influenzare le generazioni future di pittori, trasmettendo loro la sua profonda conoscenza della pittura e del disegno. La sua vita fu segnata anche da controversie legali, come nel 1880, quando fu citato a Roma in giudizio dal pittore Belisario Gioja per problemi di diritti d'autore. Questo episodio riflette le sfide e le complessità che gli artisti dell'epoca dovevano affrontare nel proteggere la propria opera e la propria reputazione. Oltre ai dipinti conservati in collezioni private, l'opera di Zasso può essere ammirata anche nella tela destinata alla parrocchiale del suo paese natale, raffigurante San Giovanni Evangelista. Questa opera, in particolare, evidenzia il suo largo uso del mezzo fotografico e l'assimilazione della fluida tecnica dell'acquerello, dimostrando la sua versatilità e la sua capacità di sperimentare con differenti metodi e materiali. Nonostante la sua morte nel 1889, l'eredità di Giuliano Zasso continua a vivere attraverso le sue opere e il suo impatto sull'Accademia di Venezia. La sua vita e la sua carriera riflettono le sfide e le opportunità degli artisti del XIX secolo in Italia, un periodo di grande fermento culturale e artistico. La sua opera, caratterizzata da un profondo senso storico e da una notevole abilità tecnica, rimane un importante contributo al patrimonio artistico italiano.
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FRANCO ANGELI
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