La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Venanzio Zolla ( Colchester 1880 - Turin 1961). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Venanzio Zolla, nato a Colchester, Inghilterra, il 18 marzo 1880 e deceduto a Torino il 10 agosto 1961, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del XX secolo. La sua vita e la sua opera si intrecciano tra l'Italia e l'Inghilterra, paesi che hanno plasmato il suo stile e la sua visione artistica. Zolla nasce in una famiglia di origini italiane, trasferendosi presto in Italia per frequentare l'Accademia Albertina di Belle Arti a Torino. Qui, sotto la guida di maestri come Andrea Marchisio e Pier Celestino Gilardi, Zolla affina la sua tecnica e sviluppa una predilezione per la pittura di genere, i paesaggi e la ritrattistica. Quest'ultima, in particolare, si rivelerà una componente fondamentale della sua produzione artistica, influenzata dalla grande scuola piemontese di metà Ottocento e dalla lezione di Giacomo Grosso. Il suo percorso artistico è caratterizzato da una costante ricerca della luce e del colore, elementi che Zolla riesce a catturare con maestria nelle sue opere. La sua pittura si nutre dell'influenza dei postimpressionisti francesi e del pittore statunitense James Abbott McNeill Whistler, riuscendo a mantenere una dimensione internazionale grazie ai suoi studi a Londra e Torino. Tra i suoi soggetti prediletti vi sono ritratti intimi della moglie Blanche, musicista, e del figlio Elémire, scrittore e filosofo, che testimoniano la profondità emotiva e la sensibilità dell'artista. Venanzio Zolla partecipa a numerose esposizioni di rilievo, tra cui le Biennali Internazionali di Venezia del 1920 e 1922, le Quadriennali di Torino, le mostre della Royal Academy of Arts di Londra e della Walker Art Gallery di Liverpool. Le sue opere, che spaziano dalle nature morte ai paesaggi sereni inglesi e parigini, fino alle scene campestri, sono apprezzate per la loro capacità di restituire le variazioni della luce e delle stagioni con un sofisticato senso della cromia. Nel 2018, la Pinacoteca Albertina di Torino gli dedica una retrospettiva, riconoscendo il suo contributo all'arte italiana e internazionale. Questa mostra offre l'opportunità di riscoprire l'opera di Zolla, mettendo in luce la sua abilità nel combinare tradizione e innovazione, e la sua capacità di esprimere attraverso la pittura un universo emotivo ricco e complesso. La biografia di Zolla è segnata anche dalla sua partecipazione a diverse edizioni della Biennale di Venezia, dove espone opere come "Intimità" nel 1920, "Les images" e "Una sedia vuota" nel 1922, e "Mia madre" nel 1924. La sua presenza è attestata anche in mostre internazionali a Londra, Glasgow, Liverpool ed Edimburgo, dove il suo "Ritratto della signora Cutburch" riceve particolare attenzione. Il critico d'arte Argan descrive l'arte di Zolla come permeata dalle "eleganze cromatiche" di Whistler, sottolineando come nei suoi lavori tutto sia necessario: dalla musicalità d'ambiente alla sinfonia di colori vaporosi, dalle prospettive inaspettate al profumo di esotismo. Questa capacità di creare atmosfere uniche e suggestive rende l'opera di Zolla unica nel suo genere. Venanzio Zolla muore a Torino nel 1961, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera continua a essere studiata e apprezzata per la sua capacità di catturare la bellezza del mondo che lo circondava, trasformandola in arte attraverso la sua visione unica e personale. La sua vita e il suo lavoro rimangono un esempio luminoso di dedizione all'arte e di ricerca incessante della bellezza.
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