La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Attilio Agrone ( Genova 1890 - ? 1969 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Attilio Agrone fu uno scultore italiano nato a Genova nel 1890 e deceduto nella stessa città nel 1969. Proveniente da una famiglia di decoratori in marmo, Agrone ereditò la passione e l'abilità artistica che lo avrebbero portato a diventare uno dei nomi di spicco nella scultura ligure del Novecento. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dove si distinse per il suo talento e dove, nel 1927, fu nominato Accademico di Merito nella classe di scultura. Questo riconoscimento fu solo l'inizio di una carriera che lo vide partecipare a numerose mostre e esposizioni, consolidando la sua reputazione come scultore di talento. Durante la sua carriera, Agrone partecipò a diverse edizioni delle mostre della Società Promotrice di Belle Arti di Genova, precisamente negli anni 1915, 1921, 1924 e 1938. Inoltre, fu presente alla VIII e IX Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Genova negli anni 1937 e 1939, e alla II Mostra Provinciale d'Arte del Sindacato Regionale Fascista Belle Arti Liguri nel 1938. Queste esposizioni furono importanti piattaforme che gli permisero di mostrare il suo lavoro a un pubblico più ampio e di ricevere il meritato riconoscimento. Le sue opere sono caratterizzate da una forte espressività e da una ricerca stilistica che spazia dal realismo all'espressionismo. Agrone si dedicò principalmente alla scultura in bronzo, ma non disdegnò di lavorare anche altri materiali, come il gesso e il marmo. Tra le sue creazioni più note, cinque sculture sono conservate presso la Galleria d'Arte Moderna di Genova: "Studio di testa", "L'ardito", "Lanciatore di giavellotto", "Il fromboliere" e "Pietà". Nel corso della sua vita, Agrone si dedicò anche alla creazione di oggetti ornamentali e sviluppò particolarmente la sua attività nell'ambito cimiteriale, un settore in cui la scultura assume un significato particolarmente profondo e simbolico. La sua opera "Metopa per la tomba Rodella" a Staglieno ne è un esempio emblematico. Tra le sue opere più conosciute, si annoverano il "Calamaio l'onda", un bronzo del 1915 che mostra influenze liberty e che si ispira ai modi di Edoardo De Albertis. Quest'opera appartiene a un folto gruppo di sculture liguri che associano nudi maschili e femminili, una tematica ricorrente nell'arte di quel periodo. Altre opere degne di nota includono "La sentinella", un bronzo del 1916 che rappresenta un soldato della prima guerra mondiale, e che per il senso di eroismo e sofferenza si avvicina alla tematica di Eugenio Baroni. Agrone partecipò anche a concorsi importanti, come quello per il Monumento del Mille nel 1910, e nel 1920 si recò a Roma grazie a una pensione concessa dalla Duchessa di Galliera. Questo soggiorno nella capitale potrebbe aver influenzato ulteriormente il suo stile e la sua visione artistica. Le sue sculture non si limitano a rappresentare la figura umana, ma esplorano anche temi più ampi come il movimento, l'analisi e lo sforzo umano. Opere come "Adolescente", un gruppo in gesso del 1915, "Pietà" del 1937, "Senorita Grazianita" del 1939, "Ballerina" e "Il martellatore", entrambe in bronzo e datate 1940, dimostrano la sua abilità nel catturare l'essenza del soggetto e nel trasmettere emozioni profonde attraverso la forma scultorea. Nonostante la sua morte nel 1969, l'opera di Attilio Agrone continua a essere oggetto di studio e ammirazione. La sua arte, che si muove dall'ambito bistolfiano per giungere a marcati esiti espressionistici, rappresenta un importante capitolo nella storia della scultura italiana del XX secolo.