La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Vittorio Aimone ( Torino 19� secolo - 20� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Vittorio Aimone, nato a Carpignano Sesia, Novara, nel 1853 e deceduto a Parigi nel settembre del 1923, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nell'arte del XIX e dei primi decenni del XX secolo. La sua vita e la sua opera si collocano in un periodo di grande fermento artistico, caratterizzato da una ricerca stilistica e da un rinnovamento delle tecniche scultoree, che Aimone ha saputo interpretare con originalità e maestria. Cresciuto in un ambiente culturalmente stimolante, Aimone si trasferì presto a Torino, dove iniziò il suo percorso formativo nell'arte della scultura. La città, all'epoca, era un vivace centro culturale che offriva numerose opportunità agli artisti emergenti. Aimone, tuttavia, non si limitò a rimanere confinato nei confini italiani. La sua curiosità e il desiderio di confrontarsi con le diverse correnti artistiche lo portarono a viaggiare in Europa, stabilendosi infine a Parigi, città che all'epoca era considerata la capitale mondiale dell'arte. Parigi offrì a Aimone un ambiente ricco di stimoli e di incontri con artisti di varie nazionalità. Fu in questo contesto che egli riuscì a sviluppare il suo stile personale, caratterizzato da una forte attenzione alla forma e al dettaglio, nonché da una profonda sensibilità nei confronti della rappresentazione del movimento e dell'espressione umana. Le sue opere, spesso figure e gruppi di genere, dimostrano una notevole abilità nel catturare l'essenza dei suoi soggetti, rendendoli vivi e palpabili agli occhi dell'osservatore. Uno dei momenti salienti della carriera di Aimone fu la sua partecipazione alle esposizioni del "Salon" di Parigi, dove espose regolarmente dal 1897 fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Queste esposizioni erano eventi di grande prestigio, che attiravano artisti da tutto il mondo e offrivano loro l'opportunità di presentare le proprie opere a un pubblico internazionale. Aimone si distinse in queste occasioni per la qualità delle sue sculture, ricevendo riconoscimenti e menzioni d'onore, come per l'opera "Le plaidoyer du bouffon", esposta nel 1897. Tra le sue opere più note, si ricordano "Gloire à la Nation" e "Repos de Diane", esposte al Salon di Parigi nel 1911, e "Audacieux ébats", presentata nel 1912. Negli anni 1913 e 1914, Aimone continuò a esporre al Salon, presentando numerosi busti e ritratti che confermarono il suo talento nel catturare l'essenza e il carattere dei suoi soggetti. La carriera di Aimone non si limitò tuttavia alla sola scultura. Egli fu anche un attento osservatore della società e della cultura del suo tempo, come dimostrano le sue opere, che spesso riflettono temi e questioni sociali dell'epoca. La sua capacità di interpretare la realtà con sensibilità e profondità lo rese un artista apprezzato non solo per la sua maestria tecnica, ma anche per il suo contributo al dibattito culturale e artistico del suo tempo. La morte di Vittorio Aimone a Parigi nel 1923 segnò la fine di un'epoca e la scomparsa di uno degli scultori più talentuosi e innovativi del suo tempo. La sua eredità artistica, tuttavia, continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono testimonianza della sua abilità, della sua visione artistica e del suo impegno nel contribuire al rinnovamento dell'arte scultorea.