La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Achille Albacini ( Roma 1841 - ? 1914 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliore scultore realizzate dall'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dello scultore, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale dell'opera, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le sue dimensioni. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere dell'artista: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Achille Albacini fu uno scultore italiano di rilevante importanza nell'ambito dell'arte neoclassica, nato a Roma il 19 aprile 1841 e deceduto nel 1914. La sua formazione artistica ebbe luogo presso l'Accademia di San Luca, un'istituzione romana di grande prestigio che ha formato generazioni di artisti sin dal XVI secolo. Albacini, seguendo la tradizione accademica, si dedicò alla scultura con un approccio che rifletteva l'influenza del neoclassicismo, un movimento artistico che cercava di rivivere l'eleganza e la purezza dell'arte dell'antica Grecia e Roma. Durante la sua carriera, Albacini si distinse per la creazione di opere che esprimevano una grande attenzione alla forma e alla bellezza ideale, caratteristiche distintive del neoclassicismo. Tra le sue opere più note si annoverano "Rebecca", "Andromaca", "Tamar in atto di coprirsi", "L'acquaiola Pompeiana", "Fioraia" e "La Primavera". Queste sculture sono state apprezzate per la loro venustà delle forme e la capacità di catturare l'essenza della bellezza classica. Albacini, nel corso della sua vita, partecipò a numerose esposizioni, tra cui la XXXVII edizione della Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino nel 1878, dove presentò l'opera "Pio IX". Inoltre, nel 1880, alla IV Nazionale, espose la scultura a grandezza naturale "Andromeda esposta ad essere divorata dal mostro". Nel 1883, alla Esposizione Nazionale di Belle Arti di Roma al Palazzo dell'Esposizione, furono esposte le sue opere "L'acquaiola", "La fioraia" e "Thamar". La sua arte non si limitò alla creazione di nuove opere, ma si estese anche alla partecipazione a concorsi artistici, come quelli indetti dall'Accademia dei Virtuosi al Pantheon, che rappresentavano un'importante piattaforma per gli artisti emergenti dell'epoca. Questi concorsi erano un'occasione per i giovani artisti di mettersi in luce e di confrontarsi con i colleghi, contribuendo così al dinamismo culturale e artistico di Roma. Nonostante la sua notorietà, la vita di Achille Albacini non è stata documentata in modo esaustivo come quella di altri artisti del suo tempo. Tuttavia, è chiaro che la sua opera si inserisce in un contesto artistico in cui il neoclassicismo era la corrente dominante, e in cui figure come Antonio Canova avevano lasciato un'impronta indelebile. Il Canova, in particolare, con le sue opere di solenne nobiltà e raffinata eleganza, influenzò profondamente la scultura italiana del periodo, e Albacini fu uno degli artisti che continuarono questa tradizione dopo la morte del maestro. La scultura neoclassica, e in particolare l'opera di Albacini, si caratterizzava per la ricerca di un ideale di bellezza pura e per la rappresentazione di soggetti classici, spesso tratti dalla mitologia o dalla storia antica. Questo approccio artistico si rifletteva anche nella tecnica scultorea, che privilegiava la levigatezza delle superfici e la precisione dei dettagli, in modo da avvicinarsi il più possibile all'ideale classico di perfezione. Nonostante la sua morte nel 1914, l'eredità di Achille Albacini continua a vivere attraverso le sue opere, che sono ancora oggi apprezzate per la loro capacità di evocare la bellezza e l'armonia dell'arte classica. Le sue sculture sono testimonianza di un'epoca in cui l'arte era vista come veicolo di valori universali e di un'estetica che trascendeva il tempo e lo spazio, collegando il presente con l'antichità e proiettando la bellezza classica nel futuro.