La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Gabriele Ambrosio ( Torino 1844 - 1918 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Gabriele Ambrosio fu uno scultore italiano di rilevante importanza nell'arte del XIX secolo, noto per le sue opere monumentali e per il suo contributo al movimento per l'indipendenza italiana. Nato a Torino nel 1844, Ambrosio dimostrò fin dalla giovane età un notevole talento per la scultura, che lo portò a lavorare come sbozzatore negli studi di artisti locali prima di iscriversi all'Accademia Albertina. Qui, sotto la guida di Vincenzo Vela, uno dei più eminenti scultori dell'epoca, Ambrosio affinò le sue abilità e sviluppò uno stile che mantenne sempre un'impronta di naturalismo discreto, caratteristica derivata dalla sua formazione. La carriera di Ambrosio prese una svolta significativa quando, all'età di 27 anni, vinse un concorso per realizzare un monumento dedicato a Gian Battista Bodoni, il celebre tipografo, stampatore e editore noto per aver progettato il carattere Bodoni. Quest'opera, inaugurata a Saluzzo nel 1872, segnò l'inizio di una serie di commissioni di monumenti che Ambrosio eseguì per diverse città italiane. Tra questi, si ricordano il monumento a Diodata Saluzzo, inaugurato nel 1874 sempre a Saluzzo, e quello dedicato al generale Perrone di San Martino a Ivrea. Oltre ai monumenti pubblici, Ambrosio si distinse anche come ritrattista, realizzando busti, statuette e ritratti di figure eminenti del suo tempo. Tra le sue opere più famose in questo ambito, si annovera il ritratto dello scultore Carlo Marochetti, una versione del quale fu acquistata dalla National Gallery di Londra. Queste opere non solo dimostrano la maestria tecnica di Ambrosio, ma anche la sua capacità di catturare l'essenza e il carattere dei suoi soggetti. La vita di Ambrosio fu segnata anche dal suo impegno patriottico. Partecipò alla campagna di guerra del 1866, un evento cruciale nella lotta per l'indipendenza e l'unificazione dell'Italia. Per il suo contributo, fu insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, un riconoscimento che testimonia il suo impegno civile oltre che artistico. Ambrosio fu attivo fino alla sua morte, avvenuta nella sua città natale di Torino il 19 luglio 1918. La sua eredità artistica è stata riconosciuta e apprezzata ben oltre la sua scomparsa, con le sue opere che continuano a essere oggetto di studio e ammirazione. Le sue sculture sono esempi significativi dell'arte italiana dell'Ottocento e testimoniano la vitalità culturale di un'epoca di grandi cambiamenti sociali e politici. La sua formazione e la sua carriera sono esemplificative del percorso di molti artisti del suo tempo, che attraverso l'apprendistato e la competizione in concorsi pubblici, riuscivano a emergere e a ottenere commissioni importanti. Ambrosio, in particolare, seppe distinguersi per la qualità delle sue opere e per la sua capacità di interpretare le esigenze e i gusti del suo tempo, sia in termini di rappresentazione che di contenuto simbolico. Le sue opere sono ancora oggi visibili in diversi luoghi pubblici e collezioni private, e continuano a essere oggetto di interesse sia per gli storici dell'arte che per il pubblico generale. La sua figura di scultore è stata oggetto di studi e pubblicazioni che ne hanno approfondito la conoscenza e l'importanza nel panorama artistico italiano. In conclusione, Gabriele Ambrosio rimane una figura di spicco nella storia dell'arte italiana, un artista che con le sue opere ha saputo esprimere lo spirito di un'epoca e contribuire al patrimonio culturale del suo paese. La sua vita e il suo lavoro continuano a essere celebrati e studiati come esempi di eccellenza nell'arte della scultura.