La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Luigi Amici ( Jesi 1813 - Roma 1897 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliore scultore realizzate dall'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dello scultore, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale dell'opera, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le sue dimensioni. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere dell'artista: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Luigi Amici, nato a Jesi il 26 aprile 1817 e deceduto a Roma il 26 ottobre 1897, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nell'arte del suo tempo. La sua vita e la sua opera si intrecciano con la storia dell'Italia dell'Ottocento, un periodo di grandi cambiamenti sociali e culturali. Amici fu inviato a Roma in giovane età dal suo protettore Angelo Ghislieri, che si sospetta fosse anche suo padre naturale. A Roma, Amici iniziò a studiare disegno sotto la guida di Francesco Giangiacomo presso l'Ospizio di San Michele. Il suo talento per la scultura fu presto riconosciuto, e fu accolto nello studio di Adamo Tadolini, un noto scultore dell'epoca. Qui, Amici si fece apprezzare come scultore e ritrattista, creando opere che catturavano l'essenza dei suoi soggetti con vivacità e nobiltà. Tra le sue opere più note ci sono i busti di personalità illustri come Pellegrino Rossi, del duca di Granata, dei principi Drago, di Tosti (Roma, ospizio di San Michele), Cavour (in Campidoglio), Pio VIII (in Vaticano), Terenzio Mamiani e mons. Strossmayer (Roma, Galleria nazionale d'Arte moderna). Amici si espresse anche in piccoli marmi, terrecotte e gessi, tra cui il busto del suo maestro Giangiacomo e i ritratti dei frequentatori del Caffè Greco, un celebre ritrovo romano dell'epoca. La sua opera più notevole è il monumento a Gregorio XVI nella basilica di San Pietro a Roma, un lavoro che gli venne commissionato dopo aver vinto un concorso tra trenta concorrenti. A questo monumento, Amici lavorò per diversi anni, fino al 1854. L'opera presenta la Sapienza e la Prudenza sul basamento, un bassorilievo con l'Allegoria della propagazione della Fede e, in alto, Gregorio XVI seduto in atto di benedire. Nonostante la critica la consideri un'opera fredda e dura, essa mantiene una dignità e solennità che la distinguono tra le sculture ammesse nella basilica. Amici fu anche un pittore "dal colore intenso e dal timbro elegante, quasi musicale", e fu nominato accademico di San Luca il 27 aprile 1866. Tuttavia, negli ultimi anni della sua vita, si allontanò dal lavoro artistico, e la sua morte nel 1897 segnò la fine di un'era per la scultura neoclassica italiana. Le sue sculture riflettono l'influenza del neoclassicismo, con un'attenzione particolare alla forma, alla proporzione e all'ideale di bellezza. Tuttavia, Amici non fu immune dall'evoluzione del gusto artistico e dal crescente interesse per il naturalismo, che si manifesta in alcune delle sue opere più tarde. Le opere di Luigi Amici sono conservate in importanti collezioni e musei, tra cui la Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma. Alcuni dei suoi lavori più significativi includono la statua del Dio Pan, la madre pompeiana, il colono uruguayano e la statua di Giovanna d'Arco. Inoltre, realizzò le leonesse della Fontana con obelisco di piazza Federico II, eseguite nel 1845. La sua tecnica di ritrattista si distingueva per la capacità di rendere i caratteri con vivezza e nobiltà, unendo l'accuratezza del dettaglio alla capacità di catturare l'essenza del soggetto. Questo aspetto della sua arte lo rese un ritrattista molto richiesto e apprezzato dai suoi contemporanei. Nonostante la sua morte abbia segnato la fine di un'epoca, l'eredità di Luigi Amici continua a vivere attraverso le sue sculture, che rimangono testimonianze della sua abilità e della sua sensibilità artistica. La sua vita e il suo lavoro riflettono l'evoluzione dell'arte italiana nel passaggio dal neoclassicismo al realismo, un periodo di transizione che ha segnato profondamente la storia dell'arte.