La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Raffaele Angeletti ( Perugia 1842 - ? 1899 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Raffaele Angeletti, nato a Perugia nel 1842 e deceduto nel 1899, è stato uno scultore umbro di notevole talento, la cui opera ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano del XIX secolo. La sua vita e il suo lavoro si intrecciano strettamente con la città di Perugia, dove ha vissuto e lavorato per gran parte della sua esistenza, contribuendo significativamente al patrimonio culturale della regione. Angeletti ha iniziato il suo percorso artistico in giovane età, mostrando un precoce interesse per la scultura. La sua formazione, sebbene non documentata nei dettagli, si presume sia avvenuta all'interno di un contesto ricco di stimoli culturali e artistici, tipico dell'Italia dell'epoca, che gli ha permesso di sviluppare una solida base tecnica e una profonda sensibilità artistica. La collaborazione con Francesco Biscarini, anch'egli scultore, ha segnato un capitolo importante nella carriera di Angeletti. Insieme hanno fondato uno dei più rinomati stabilimenti di terrecotte artistiche a Perugia, diventando punti di riferimento nel settore per la qualità e l'originalità delle loro opere. Questo sodalizio ha permesso ad Angeletti di esplorare e perfezionare la lavorazione della terracotta, materiale che, grazie alla sua versatilità, gli ha offerto ampie possibilità espressive. Tra le opere più significative di Angeletti, merita una menzione speciale il busto di "Fanfulla da Lodi", realizzato in marmo e acquistato dal Marchese E. d'Azeglio. Quest'opera, esposta a Torino nel 1880, ha ricevuto ampi elogi dalla critica e dalla stampa dell'epoca, consolidando la reputazione di Angeletti come uno scultore di grande talento e sensibilità artistica. Il busto rappresenta un esempio emblematico della capacità di Angeletti di catturare l'essenza dei suoi soggetti, conferendo loro una vita e un'espressività che trascendono il materiale inerte. L'attività dello stabilimento Biscarini ed Angeletti non si è limitata alla produzione di opere d'arte, ma ha anche contribuito alla decorazione architettonica di edifici significativi. Tra questi, spiccano i lavori per un cortile coperto di una fabbrica lungo la via Cornelio Tacito a Terni, dove sono stati realizzati pilastri, capitelli e basi di notevole fattura. Allo stesso modo, il davanzale in terracotta della scala del villino Bonghi a Roma e i modelli in terracotta esposti alla Esposizione di Torino e in altre mostre testimoniano la versatilità e l'innovazione che caratterizzavano la produzione dello stabilimento. La biografia di Angeletti, così come riportata da Angelo De Gubernatis nel "Dizionario degli Artisti Italiani viventi" del 1889, sottolinea non solo le sue realizzazioni artistiche ma anche il suo ruolo all'interno della comunità artistica dell'epoca. Angeletti non era solo un creatore di opere d'arte, ma anche un punto di riferimento per altri artisti e artigiani, contribuendo alla diffusione delle tecniche scultoree e alla valorizzazione della terracotta come materiale espressivo. La morte di Raffaele Angeletti nel 1899 ha segnato la fine di un'epoca per la scultura umbra, ma il suo lascito continua a vivere attraverso le sue opere. La sua capacità di innovare all'interno della tradizione, insieme alla maestria tecnica e alla profondità espressiva delle sue sculture, lo rendono una figura di spicco nella storia dell'arte italiana. Le sue creazioni, che spaziano dalle opere monumentali alle delicate terrecotte, rimangono testimonianze tangibili del suo genio artistico, celebrato e ammirato ancora oggi.