La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Alfredo Angeloni ( Lucca 1883 - Viareggio 1953 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Alfredo Angeloni fu uno scultore italiano nato a Lucca il 29 novembre 1883. La sua formazione artistica iniziò nella città natale, dove frequentò l'Istituto di Belle Arti sotto la guida dello scultore Arnaldo Fazzi. Nel 1903, Angeloni conseguì il diploma, segnando l'inizio di una carriera che lo avrebbe visto diventare uno dei nomi più riconosciuti nel panorama artistico lucchese e toscano del primo Novecento. Dopo aver completato gli studi a Lucca, Angeloni continuò la sua formazione artistica a Firenze, dove fu allievo dello scultore Raffaello Romanelli. Questo periodo di apprendistato fu fondamentale per lo sviluppo del suo stile, che combinava l'attenzione al dettaglio tipica della scultura accademica con una sensibilità moderna che emergeva nelle sue opere. Angeloni si distinse per la sua versatilità come scultore, lavorando sia su committenza che per se stesso. La sua produzione artistica spaziava dai monumenti celebrativi, come il monumento ai caduti ad obelisco inaugurato nel 1924 a Borgo a Mozzano, ai confessionali in marmo per la chiesa di Massarosa, fino a ritratti e medaglie celebrative. Il suo talento era tale che molte delle sue opere furono commissionate per adornare luoghi pubblici e cimiteri, come nel caso delle sculture presenti nel cimitero di Barga. Uno degli aspetti più notevoli della carriera di Angeloni fu la sua capacità di catturare l'essenza del sacro nelle sue opere. Questo si riflette nei confessionali di Massarosa, dove la sua abilità scultorea si manifesta nella tripartizione del corpo dell'oggetto, con una parte centrale aggettante e colonnine composite sormontate da un timpano curvilineo spezzato. Queste opere non solo dimostrano la sua maestria tecnica, ma anche la profondità della sua espressione artistica. Durante la sua vita, Angeloni partecipò a numerose esposizioni, tra cui la Biennale di Venezia e la Quadriennale Romana, ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti sia a livello nazionale che internazionale. La sua attività artistica non si limitò alla scultura, ma si estese anche all'insegnamento, trasmettendo la sua passione e il suo sapere alle nuove generazioni di artisti. La sua opera più nota al grande pubblico è probabilmente il monumento ai caduti di Borgo a Mozzano, che originariamente presentava una statua bronzea di un fante in azione, successivamente fusa durante la seconda guerra mondiale. Nonostante la perdita di questa componente, il monumento rimane un esempio significativo del contributo di Angeloni all'arte commemorativa italiana. Alfredo Angeloni morì a Viareggio nel 1953, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Le sue opere sono oggi conservate in collezioni pubbliche e private, e la sua influenza continua a essere sentita nell'arte italiana. La Galleria di Arte Moderna di Viareggio conserva una collezione di bozzetti dell'artista, offrendo una panoramica completa della sua produzione e permettendo agli appassionati di arte di apprezzare la varietà e la qualità del suo lavoro. La sua vita e la sua opera sono state oggetto di studi e pubblicazioni, che hanno contribuito a mantenere vivo l'interesse per questo scultore lucchese. La sua abilità nel creare opere che riflettono la sensibilità e l'umanità dei soggetti rappresentati lo rende una figura di spicco nella storia dell'arte italiana del XX secolo.