La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Antonini ( Rima San Giuseppe 1833 - Varallo 1889 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Antonini, nato nel 1833 a Rima San Giuseppe e deceduto nel 1889 a Varallo, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nell'arte del XIX secolo. La sua vita e la sua opera si intrecciano strettamente con la regione della Valsesia e la città di Varallo, luoghi che hanno plasmato e ispirato la sua carriera artistica. Antonini nacque in una famiglia che lo vide presto orfano di madre, un evento che inevitabilmente influenzò la sua formazione personale e artistica. Nonostante le difficoltà iniziali, la sua passione per l'arte lo portò a studiare presso l'Accademia di Brera a Milano, dove fu allievo di Abbondio Sangiorgio, un noto scultore dell'epoca. Questo periodo di formazione fu cruciale per lo sviluppo delle sue abilità tecniche e della sua sensibilità artistica. Durante la seconda metà del XIX secolo, Antonini si affermò come uno scultore di talento, specializzandosi in bassorilievi, busti e statue di vario genere. La sua maestria nell'intaglio del legno e nella scultura in marmo gli permise di esprimere al meglio la sua visione artistica, caratterizzata da un profondo realismo e da una sensibilità verso i temi della vita quotidiana e della religiosità. Antonini partecipò attivamente a numerose mostre italiane, ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti sia dal pubblico che dalla critica. Nel 1881, espose a Milano un grande busto in gesso raffigurante il generale Antonini, che suscitò grande interesse. Altre opere degne di nota includono una vasca moresca in legno e il gruppo "La Pietà", esposti a Venezia nel 1887, nonché il bassorilievo in marmo "La baccante" e il busto in marmo policromo "Una mulatta", presentati all'esposizione di Torino del 1890. Tra le sue opere più significative si ricordano anche il bassorilievo in pietra "La morte di San Giuseppe" e la statua allegorica della Modestia, che testimoniano la sua abilità nel rappresentare con delicatezza e profondità temi religiosi e virtù umane. Nel Duomo di Vercelli, Antonini realizzò le cantorie della Cappella di S. Eusebio, mentre a Varallo eseguì i monumenti dedicati a Vittorio Emanuele Secondo di Savoia e al Generale Antonini. Nella Basilica del Sacro Monte, nei pressi di Varallo, realizzò la statua di San Giuseppe e le porte in bronzo, dimostrando la sua versatilità e il suo impegno nell'arte sacra. La sua opera è caratterizzata da un'attenzione particolare alla forma e al dettaglio, unita a una profonda comprensione della natura umana e della spiritualità. Antonini è stato in grado di catturare l'essenza dei suoi soggetti con sensibilità e maestria, rendendo le sue sculture espressioni tangibili di emozioni e valori universali. Giuseppe Antonini è deceduto nel 1889 a Varallo, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera continua a essere apprezzata e studiata per la sua capacità di coniugare tecnica e sensibilità, realismo e idealismo. Nel 1933, in occasione del centenario della sua nascita, Varallo gli dedicò una mostra postuma, riconoscendo il suo contributo significativo all'arte italiana del XIX secolo. La sua vita e il suo lavoro rimangono un esempio di dedizione all'arte e di profondo legame con il territorio della Valsesia, fonte inesauribile di ispirazione per la sua creatività.