La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Adolfo Apolloni ( Roma 1855 - 1923 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Adolfo Apolloni fu uno scultore italiano di rilievo, nato a Roma il 1° marzo 1855, in un'epoca in cui la città era ancora sotto il dominio dello Stato Pontificio. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia e la cultura della Roma di fine Ottocento e inizio Novecento. Nonostante avesse conseguito una laurea in ingegneria, seguendo un percorso di studi canonico, la passione per l'arte lo portò a iscriversi all'Accademia di San Luca, dove divenne rapidamente uno dei protagonisti fondamentali della cultura romana dell'epoca. La sua arte si caratterizzò per un verismo temperato, che si riscontrava soprattutto nelle sue prime opere, e successivamente per una scultura neoellenica, che lo vide come uno dei più vivaci rappresentanti del movimento a Roma. Nel 1879, Apolloni partì per gli Stati Uniti, dove iniziò a insegnare disegno e scultura presso l'Istituto d'arte di Boston. Successivamente si trasferì a Providence, dove aprì uno studio e sposò Marta Holt. Tuttavia, la prematura morte della moglie nel 1883 lo spinse a rientrare in Italia, dove continuò a praticare con passione e dedizione l'attività di scultore, incentrando la sua ricerca sul rispetto degli stilemi filoellenici. La sua attività espositiva fu notevole: esordì all'Esposizione di Torino del 1898 e partecipò a diverse edizioni della Biennale di Venezia, dove presentò opere come "Le grazie" e "Gioventù vigorosa". Inoltre, si occupò di opere monumentali, come la tomba di Agostino Chigi in Santa Maria del Popolo e una Vittoria alata per il Vittoriano. Apolloni fu anche un personaggio di spicco nel panorama istituzionale romano: fu presidente dell'Associazione Artistica Internazionale, dell'Accademia di San Luca, Assessore comunale per le Antichità e belle arti del Comune di Roma e persino sindaco di Roma dal giugno 1919 al novembre 1920. Inoltre, nel 1919 venne nominato Senatore del Regno. Oltre alla sua attività artistica e istituzionale, Apolloni fondò a Fano la Scuola d'Arte Industriale, che ancora oggi porta il suo nome, dimostrando un impegno costante nella promozione dell'arte e dell'educazione artistica. Le sue sculture, che spesso si rifacevano alle forme classicheggianti del primo Ottocento romano, furono apprezzate per la fine cesellatura dei dettagli e per il rispetto di canoni di equilibrio e chiarezza. Tra le sue numerose opere si ricordano la tomba di Agostino Chigi, il monumento Cenci-Bolognetti al Verano, l'Autoritratto nella Galleria comunale d'arte moderna, la Vittoria alata su una colonna del monumento a Vittorio Emanuele II, il monumento Braschi a Staglieno, e le fontane della Vendemmia e dell'Orso. Apolloni morì a Roma il 19 ottobre 1923, lasciando un'eredità artistica significativa e un'impronta indelebile nella storia culturale della città. La sua scultura fu paragonata all'architettura del Sacconi a Roma, e ancora oggi le sue opere sono ricercate e apprezzate da collezionisti e amanti dell'arte.