La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Ettore Archinti ( Lodi 1878 - Flossemburg 1944 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Ettore Archinti fu uno scultore italiano di grande rilievo, la cui vita e opera si intrecciano strettamente con la storia sociale e politica del suo tempo. Nato a Lodi il 30 novembre 1878, Archinti crebbe in una famiglia della piccola borghesia e si trasferì per alcuni anni a Milano, dove frequentò la sezione di scultura dell'Accademia di Brera. Qui, trasse ispirazione dalle opere e dalla frequentazione degli studi di artisti come Ernesto Bazzaro e Eugenio Pellini, figure di spicco della Scapigliatura milanese. Ritornato a Lodi, Archinti intraprese viaggi di conoscenza e di studio in diversi Paesi Europei, dalla Francia all'Inghilterra, dalla Scandinavia alla Russia. Questi viaggi furono fondamentali per la sua formazione artistica e per la sua visione del mondo, che si rifletteva nelle sue opere scultoree. Militante socialista, Archinti fu attivo anche nella vita politica della sua città, facendo parte della Commissione esecutiva della Camera del lavoro di Lodi. Come scultore, Archinti si distinse per una grande esposizione delle sue opere nel 1911 a Lodi, in palazzo Barni. Questa mostra segnò un momento importante nella sua carriera artistica. Nel 1914, vinse a Milano il Premio Tantardini, un riconoscimento significativo per i giovani scultori dell'epoca. Tuttavia, la sua vita fu segnata anche da eventi difficili: nel 1915, non rispose alla chiamata alle armi, giustificando la sua scelta con la sua fede nel socialismo e nella fratellanza di tutti gli uomini. Fu incarcerato, ma subì una lieve condanna, riconoscendo che la sua scelta era ispirata da ideali. Durante la sua carriera, Archinti realizzò opere di grande impatto emotivo e sociale, come la famosa scultura "Forse è meglio che tu non veda", vincitrice del premio Tantardini di Milano nel 1913. Quest'opera rifletteva la sua capacità di esprimere attraverso l'arte le tensioni e le problematiche del suo tempo. Il Museo Ettore Archinti a Lodi, inaugurato il 25 aprile 2008, è un luogo dedicato alla conservazione e alla valorizzazione del suo lavoro. Il museo ospita una collezione pressoché unica in Italia, di grande importanza per gli studi storici e politici, non solo locali. La collezione comprende bronzi, gessi e documenti personali che offrono una visione completa dell'artista e dell'uomo Archinti. La vita di Archinti fu segnata anche da eventi tragici: nel 1925 subì un attentato e nel 1931 gli fu rifiutata la possibilità di essere eletto nel Consiglio direttivo della AA. VV. Questi eventi riflettono le tensioni politiche dell'epoca e il ruolo attivo che Archinti aveva nella società. La sua produzione artistica fu ampia e variegata, e nonostante sia stata oggetto di studi, mancano ancora approfondimenti storico-critici che chiariscano più approfonditamente lo sviluppo della sua opera. Archinti fu anche un testimone coerente dei suoi tempi, come dimostrano le sue lettere e altri documenti personali che ci sono pervenuti. La sua vita si concluse tragicamente: Ettore Archinti morì il 7 novembre 1944 nel campo di concentramento di Flossenbürg, in Germania, a causa delle persecuzioni nazi-fasciste. La sua morte rappresenta un capitolo oscuro nella storia del Novecento e sottolinea il suo impegno nella lotta per la giustizia e la libertà. Oggi, la figura di Ettore Archinti è ricordata e celebrata non solo per il suo contributo all'arte, ma anche per il suo impegno civile e politico. Le sue opere continuano a essere esposte e studiate, e il suo museo a Lodi rappresenta un punto di riferimento per chi desidera approfondire la conoscenza di questo artista significativo e del contesto storico in cui visse.