La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Antonio Argenti ( Viggi� 1845 - 1916 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Antonio Argenti fu uno scultore italiano di notevole talento, nato il 27 marzo 1845 a Viggiù, un piccolo comune nella provincia di Varese, noto per essere una terra di scalpellini. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia e la cultura della Lombardia, regione che ha dato i natali a molti artisti di fama. Argenti crebbe in un ambiente che favoriva lo sviluppo delle sue capacità artistiche e, seguendo la tradizione familiare, si formò nell'arte della scultura. La sua educazione artistica iniziò all'Accademia di Brera a Milano, dove studiò sotto la guida di Pietro Magni, uno scultore di grande rilievo dell'epoca. Durante il suo periodo di studi, Argenti si distinse per il suo talento, vincendo il prestigioso Premio Canonica con l'altorilievo in gesso "La morte di Giulio Cesare", che oggi è conservato alla Galleria d'Arte Moderna di Milano. La carriera di Argenti fu segnata da una serie di successi che lo portarono a essere riconosciuto come uno dei più valenti scultori italiani del suo tempo. Già nel 1877, esponendo a Napoli il busto in marmo "La preghiera", diede prova delle sue capacità. Successivamente, nelle esposizioni di Torino nel 1880 e di Milano nel 1881, presentò opere che confermarono le speranze in lui riposte. Tra queste, la statua in marmo "Un caro ricordo", il gruppo "Un amico pericoloso", i putti "Delizia infantile" e "Capriccioso", e i busti "Nessun pensiero", "L'età felice" e "Promessa sposa". Argenti era noto per la sua abilità nel rappresentare soggetti infantili, come dimostrato dalla sua opera "Riposino", una scultura in marmo di Carrara alta 80 centimetri, che raffigura un bambino addormentato su una sedia. Quest'opera, realizzata nella seconda metà dell'Ottocento, è un esempio della maestria di Argenti nel catturare i dettagli più minuti e nel trasmettere un realismo commovente. Nel corso della sua carriera, Argenti partecipò a numerose mostre annuali sia in Italia che all'estero, esponendo opere di vario genere e dimensione. A Roma, nel 1883, presentò "La modestia", "Pensiero" e "Studio forzato"; a Torino, nel 1884, il gruppo in marmo "Orfani" e altre opere come "Fatica precoce" e "Compiacenza". Alla Mostra di Venezia del 1887, espose "Ai bagni" e "In riposo", mentre a Bologna presentò la statuetta in marmo "Fatica precoce". Una delle sue opere più significative è "La visione del padre morente", un grande gruppo scultoreo esposto a Brera, che raffigura una figlia che sorregge il padre morente. Quest'opera ricevette giudizi molto favorevoli e dimostra la capacità di Argenti di rappresentare con intensità momenti di profonda emotività. Le sculture di Argenti sono conservate in diversi luoghi, tra cui i Musei Civici Viggiutesi Enrico Butti. Il suo lavoro includeva anche monumenti funerari, ritratti e figure infantili. Le sue opere manifestano un moderato verismo nelle composizioni allegoriche e un sentimentalismo romantico nelle rappresentazioni di genere, che analizzano gli aspetti della vita delle classi più umili. Nel Cimitero Monumentale di Milano sono presenti più di cinquanta opere di Argenti, tra cui "La Riconoscenza", "La Desolazione", "La Vedova", "L'Amore infranto", "La Vestale" e "Il Tempo". Altre sue sculture si trovano in cimiteri e luoghi pubblici in diverse città italiane e all'estero, come a Livorno, Londra, Varsavia, Leningrado, Mannheim, Jassy in Romania e New York. Dopo una vita dedicata all'arte, Antonio Argenti si ritirò nella sua dimora di Viggiù, dove morì quasi dimenticato il 5 ottobre 1916. Nonostante la sua morte, l'eredità artistica di Argenti continua a vivere attraverso le sue sculture, che rimangono testimonianza della sua straordinaria abilità e sensibilità artistica.