La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Piero Astorri ( Parigi 1882 - Roma 1926 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Piero Astorri, nato a Parigi il 23 luglio 1882, è una figura emblematica nel panorama artistico italiano del primo Novecento, nonostante le sue origini francesi. La sua vita e la sua opera si intrecciano strettamente con l'Italia, paese che lo ha visto crescere e formarsi come artista. La famiglia di Astorri, originaria di Piacenza, si trasferì a Parigi dove Piero nacque, ma fu l'Italia a plasmare il suo percorso artistico e professionale. Da giovane, Astorri si trasferì a Piacenza, dove frequentò l'Istituto artistico Gazzola, un primo passo fondamentale nella sua formazione. Successivamente, la sua sete di conoscenza e la volontà di perfezionare la sua arte lo portarono a Milano, dove completò gli studi all'Accademia di Brera. Questo periodo milanese fu cruciale per la sua crescita artistica, permettendogli di assorbire le influenze dell'ambiente culturale lombardo, che avrebbero caratterizzato le sue opere future. La sua arte iniziale si distingue per un fragile impressionismo, una tendenza che tuttavia si trasformò nel corso degli anni in uno stile più solido e solenne, in linea con il gusto ufficiale del tempo. Questa evoluzione stilistica testimonia la capacità di Astorri di adattarsi e rispondere alle richieste di un contesto artistico in continua evoluzione, pur mantenendo una propria identità espressiva. Nel 1904, Astorri si trasferì a Roma, città che divenne il suo luogo di residenza fino alla morte. La capitale offrì a Piero nuove opportunità e stimoli, consentendogli di partecipare alle esposizioni della società romana "Cultori e amatorì dell'arte". Le sue opere furono subito apprezzate e alcune di esse furono acquistate dalla regina, un riconoscimento significativo che attestava il valore del suo lavoro. Uno dei momenti salienti della sua carriera fu la vittoria del concorso per la statua Piemonte per il monumento a Vittorio Emanuele II a Roma nel 1907. Questa scultura, che rappresenta una donna in fiero atteggiamento, è emblematica del suo stile maturo, caratterizzato da una solennità e una solidità che si adattano perfettamente agli intenti celebrativi dell'epoca. Oltre alle opere pubbliche e celebrative, Astorri si dedicò anche alla realizzazione di ritratti e monumenti funebri, dimostrando una versatilità che gli permise di esplorare diverse dimensioni dell'espressione scultorea. Tra le sue opere più note, si ricordano il monumento a papa Pio X nella Basilica Vaticana e un altorilievo con la Deposizione per il monumento di Medardo Castellani. Piero Astorri morì a Roma il 30 maggio 1926, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera, sebbene talvolta critica per l'adesione a intenti celebrativi in forme esteriori e retoriche, rivela una sincera adesione al tema trattato, accompagnata da una sensibilità raffinata. Nonostante la critica recente abbia talvolta giudicato severamente o addirittura ignorato il suo lavoro, un'analisi obiettiva non può non riconoscere il contributo significativo di Astorri all'arte scultorea italiana del suo tempo. La sua capacità di navigare tra impressionismo e solennità, tra l'intimo e il celebrativo, fa di Piero Astorri una figura complessa e affascinante, il cui lavoro merita di essere riscoperto e valorizzato nel contesto della storia dell'arte italiana.