La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Cesare Aureli ( Roma 1844 - 1923 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Cesare Aureli fu uno scultore e scrittore italiano che lasciò un'impronta significativa nel mondo dell'arte del suo tempo. Nato a Roma il 7 aprile 1843, Aureli crebbe in un ambiente artistico, essendo il figlio di Pietro Aureli, uno scultore ornatista che fu anche il suo primo maestro. La sua formazione artistica si sviluppò ulteriormente attraverso gli studi presso l'Istituto di belle arti di Roma e l'Accademia di San Luca, due istituzioni prestigiose che contribuirono a forgiare le sue capacità e la sua visione artistica. La carriera di Aureli iniziò lavorando come aiuto presso altri scultori, tra cui lo scultore Eduard Müller, e nel Museo Torlonia. Queste esperienze gli permisero di affinare la sua tecnica e di sviluppare uno stile personale che combinava verità ed idealità, finitezza di esecuzione e gentilezza di pensiero. A 26 anni, Aureli aprì il suo studio personale, segnando l'inizio di una prolifica carriera come scultore indipendente. Le opere di Aureli spaziano da soggetti storici a religiosi, e sono note per la loro derivazione dalla tradizione canoviana, che era prevalente negli ambienti artistici romani dell'epoca. Tuttavia, Aureli cercò di superare sia le posizioni del classicismo tradizionale sia le tendenze idealistiche, proponendo una sua formulazione estetica che cercava il "bello nel vero". Questo approccio si riflette nelle sue sculture, che spesso esprimono un equilibrio tra realismo e idealizzazione. Tra le sue opere più celebri, si ricorda la statua di "Galileo e Milton", che Aureli lasciò per testamento all'Università di Roma. Questo gruppo scultoreo rappresenta Galileo Galilei mentre mostra il suo modello astronomico al poeta inglese John Milton, un'opera che esemplifica la capacità di Aureli di catturare momenti storici significativi con maestria artistica. Altre opere degne di nota includono la statua di Santa Cecilia nella chiesa di S. Cecilia in Trastevere, il S. Tommaso d'Aquino per la Biblioteca Vaticana, e il Missionario cardinal Massaja, situato nel mausoleo dedicatogli nella chiesa dei frati francescani in Frascati. Aureli realizzò anche numerose statue di santi fondatori di ordini religiosi, come S. Zaccara, S. Bonfiglio, e S. Giomnni Battista de la Salle, tutte collocate nella Basilica Vaticana. Inoltre, creò vivaci statuine e gruppi, tra cui opere raffiguranti Marcantonio Colonna, Adamo ed Eva, Torquato Tasso e Shakespeare. Oltre alla scultura, Aureli si distinse anche come scrittore, dimostrando la sua versatilità artistica. Scrisse opere educative come "La Stella di S. Cosimato", un romanzetto di vita trasteverina, "La Vita del Pergolese", e "La Vita del Canova". La sua attività letteraria comprendeva anche la critica d'arte, attraverso la quale esprimeva le sue riflessioni sull'estetica e sul ruolo dell'arte nella società. Aureli fu riconosciuto per il suo contributo all'arte con l'onorificenza di cavaliere dell'ordine di San Gregorio. Fu anche due volte assessore del comune di Roma, dimostrando un impegno civico che andava oltre la sua attività artistica. Alla sua morte, avvenuta l'8 febbraio 1923, lasciò gran parte della sua sostanza all'Accademia di S. Luca e ai Virtuosi del Pantheon, a sostegno di artisti in difficoltà economiche. La sua eredità artistica è stata riconosciuta e celebrata anche dopo la sua morte, come dimostra il centenario della collocazione della sua statua del Redentore nel Duomo di Sant'Emiliano, commemorando la conclusione della Prima Guerra Mondiale. Questo evento ha dato il via a una serie di incontri di Storia e Arte, sottolineando l'importanza di Aureli non solo come scultore, ma anche come figura storica e culturale. In conclusione, Cesare Aureli rimane una figura emblematica dell'arte italiana dell'Ottocento e del primo Novecento, un artista che con le sue sculture e i suoi scritti ha saputo interpretare e influenzare il suo tempo, lasciando un'eredità duratura nel panorama artistico italiano.