La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giovanni Avallone ( Napoli 1859 - ? ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giovanni Avallone fu uno scultore napoletano che visse durante il periodo di transizione tra il XIX e il XX secolo, un'epoca in cui l'Italia stava vivendo profondi cambiamenti sociali e culturali. Nato a Napoli il 10 agosto del 1859, Avallone si distinse per il suo talento artistico fin dalla giovane età, intraprendendo gli studi presso il Regio Istituto di Belle Arti di Napoli, dove si formò e fu premiato più volte durante il suo percorso accademico. La sua formazione artistica lo portò a specializzarsi nella scultura, lavorando con diversi materiali come il legno, il marmo e il bronzo. La sua abilità nel maneggiare questi materiali gli permise di esprimere la sua visione artistica attraverso opere che spaziavano da soggetti religiosi a temi più profani e contemporanei. Avallone fu un professore patentato per l'insegnamento del disegno nelle scuole tecniche, un ruolo che gli permise di trasmettere la sua conoscenza e passione per l'arte alle nuove generazioni. Durante la sua carriera, Avallone partecipò attivamente alla vita artistica della sua città, esponendo regolarmente alla Promotrice di Napoli. Le sue opere furono apprezzate anche al di fuori dei confini napoletani, come dimostrano le sue partecipazioni a mostre importanti dell'epoca, tra cui quella di Torino nel 1884, dove presentò "Episodio di Casamicciola" in terracotta, e quella di Venezia nel 1887, con l'opera "Tramonto", anch'essa in terracotta. Queste esposizioni gli conferirono una certa notorietà e gli permisero di entrare in contatto con altri artisti e committenti. Le sue sculture in bronzo e terracotta furono esposte anche alle promotrici di Genova, dimostrando la sua capacità di lavorare su scala nazionale e di essere riconosciuto in diversi contesti artistici. La sua produzione artistica si inserisce nel contesto più ampio della scultura italiana dell'Ottocento e del primo Novecento, un periodo che vide la scultura evolversi da un'interpretazione neoclassica verso un approccio più naturalistico e romantico. Avallone fu testimone e partecipe di questo cambiamento, come dimostrano le sue opere che spesso riflettevano un'attenzione verso il realismo e la rappresentazione emotiva dei soggetti. La sua scultura si caratterizzava per una certa sensibilità verso la forma e la composizione, con un occhio attento alla tradizione classica ma anche aperto alle novità del suo tempo. Nonostante la sua morte, avvenuta dopo il 1915, l'eredità artistica di Giovanni Avallone continua a vivere attraverso le sue opere. Alcune di queste sono state attribuite a lui, come la statua di San Bernardino, conservata a Lioni in provincia di Avellino. Questa opera, realizzata in legno e caratterizzata da una tecnica scultorea e pittorica raffinata, è un esempio della sua abilità nel creare figure sacre che trasmettono spiritualità e devozione. La sua arte è stata oggetto di studio e apprezzamento anche in tempi più recenti, con opere che sono state catalogate e conservate come parte del patrimonio culturale italiano. La Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino, così come la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino, hanno riconosciuto il valore delle sue creazioni, inserendole nei loro cataloghi nazionali. In conclusione, Giovanni Avallone fu un artista che seppe interpretare e rappresentare la sua epoca attraverso la scultura, lasciando un'impronta indelebile nella storia dell'arte italiana. La sua opera continua a essere studiata e ammirata, testimoniando la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione in un periodo di grande fermento culturale.