La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Cirillo Bagozzi ( Nozza di Vestone 1890 - Milano 1970 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Cirillo Bagozzi fu uno scultore italiano che visse tra la fine del XIX secolo e la metà del XX secolo, lasciando un'impronta significativa nel panorama artistico, soprattutto per quanto riguarda i monumenti commemorativi e la scultura funeraria. Nato il 31 dicembre 1890 a Nozza di Vestone, in provincia di Brescia, Bagozzi mostrò fin da giovane una spiccata inclinazione per l'arte, in particolare per il disegno e la modellazione. All'età di dodici anni, Bagozzi iniziò il suo apprendistato nel laboratorio del tagliapietre Massardi, dove apprese le basi del mestiere che avrebbe poi trasformato in arte. La sua passione per il disegno lo portò a frequentare la Scuola di disegno a Virle, dove si distinse tanto da guadagnarsi una medaglia d'argento. Questo riconoscimento fu solo l'inizio di un percorso artistico che lo avrebbe portato a studiare e lavorare in alcune delle città più importanti per l'arte in Italia. Trasferitosi a Milano, Bagozzi ebbe l'opportunità di lavorare con lo scultore Giudici e di frequentare i corsi serali dell'Accademia di Brera. La sua formazione artistica proseguì con la partecipazione ai corsi delle Accademie artistiche di Torino e di Milano, grazie alla vittoria di un concorso che gli permise di accedere a queste prestigiose istituzioni. Durante questo periodo, Bagozzi si dedicò intensamente allo studio e alla pratica della scultura, affinando le sue tecniche e sviluppando uno stile personale. La sua carriera fu temporaneamente interrotta dalla partecipazione alla prima guerra mondiale, durante la quale fu ferito. Tuttavia, una volta terminato il servizio militare, Bagozzi riprese la sua attività artistica con rinnovato vigore. Si stabilì definitivamente a Milano, dove svolse la maggior parte della sua opera, specializzandosi in sculture funerarie e monumenti commemorativi. Tra le sue opere più note, vi è la statua di "Niobe" in marmo di Botticino, situata nella tomba della sua famiglia nel Cimitero di Nozza. Questa scultura riflette l'adesione di Bagozzi allo stile liberty, caratteristico del primo periodo della sua carriera. Altre opere significative includono il monumento ai caduti di Gazzada Schianno, un'imponente scultura in bronzo raffigurante un soldato, e numerosi altri monumenti ai caduti della Grande Guerra nell'area lombarda, che attestano la sua prolificità e il suo contributo alla memoria collettiva del conflitto. Bagozzi fu anche attivo nel settore della scultura celebrativa e funeraria, realizzando opere per il Cimitero Monumentale di Milano e per altri cimiteri in Lombardia. La sua abilità nel rappresentare la figura umana e nel trasmettere emozioni attraverso il bronzo e il marmo gli valsero numerosi riconoscimenti e commissioni. Oltre alle sculture pubbliche, Bagozzi si dedicò anche alla creazione di opere più intime, come busti e bassorilievi, che dimostrano la sua versatilità e la sua capacità di catturare l'essenza dei suoi soggetti. Tra i suoi lavori più personali, si ricordano "Il Dolore", un bassorilievo per la tomba Leali a Nozza, e varie sculture che adornano le tombe di famiglie illustri. Cirillo Bagozzi morì a Milano il 15 giugno 1970, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Le sue opere sono ancora oggi oggetto di studio e apprezzamento, e molte di esse sono protette come beni culturali. La sua vita e il suo lavoro sono stati oggetto di ricerche e pubblicazioni che hanno contribuito a delineare il suo ruolo nel contesto artistico italiano del XX secolo.