La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giovanni Ballanti ( Faenza 1762 - 1835 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giovanni Battista Ballanti, noto anche come Giovan Battista Ballanti Graziani, è stato un illustre scultore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nell'arte neoclassica. Nato a Faenza il 3 gennaio 1762, Ballanti era figlio di Giuseppe Ballanti, detto Graziani, un incisore e plasticatore di talento, e di Teresa Castellani. La sua famiglia, ricca di artisti e artigiani, ha giocato un ruolo fondamentale nel plasmare il suo percorso artistico. Fin dalla giovinezza, Giovanni mostrò una spiccata inclinazione per l'arte, sebbene il padre avesse originariamente desiderato che seguisse le sue orme nell'incisione. Per soddisfare il desiderio paterno, Giovanni fu posto sotto la guida del pittore Giuseppe Boschi, noto anche come Carlonini o Graziani. Tuttavia, la sua passione per la scultura presto prese il sopravvento, e dopo aver diligentemente appreso le basi del disegno, convinse il padre a permettergli di dedicarsi alla plastica. La sua formazione artistica lo portò a diventare uno dei più rappresentativi decoratori del neoclassicismo, un movimento che cercava di rivivere l'eleganza e la purezza dell'arte greca e romana. La maggior parte delle sue opere consiste in statue di santi e soggetti religiosi, contribuendo significativamente all'ornamentazione di chiese e palazzi in costruzione nella regione della Romagna. Ballanti collaborò con altri artisti di spicco del suo tempo, tra cui Felice Giani, con il quale lavorò su numerosi edifici a Faenza, come il Palazzo Milzetti. Le sue competenze non si limitavano alla scultura, ma si estendevano anche alla pittura, alla calcografia e alla xilografia, dimostrando la sua versatilità come artista. Tra le sue opere più note, si ricordano le decorazioni delle cappelle di S. Emiliano e di S. Terenzio nel duomo di Faenza, le decorazioni profane dell'appartamento nobile del palazzo già Milzetti, ora Bolognesi, di Faenza, e quelle del salone del palazzo Rasponi Murat a Ravenna. Inoltre, le facciate delle case faentine Bubani già Pasi e Gaudenzi già Zaccaria sono impreziosite dai suoi fregi e bassorilievi. Un altro aspetto degno di nota della sua carriera è la collaborazione con il fratello Francesco, con il quale diede vita alla bottega "Ballanti Graziani". Questa bottega divenne celebre ed attiva per tutto il secolo successivo, continuando la tradizione familiare anche dopo la morte dei titolari. La bottega fu poi acquistata dal genero di Francesco, Giovanni Collina, che aggiunse Graziani al suo cognome, perpetuando l'eredità artistica della famiglia. Giovanni Ballanti Graziani fu particolarmente attivo nei principali palazzi romagnoli ristrutturati tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX. Le sue opere in stucco e terracotta adornano numerosi edifici di prestigio, tra cui il Palazzo Manzoni e il Palazzo dell'Antico Ospedale a Forlì, il Palazzo Sirotti Gaudenzi di Cesena, e il celebre Palazzo Milzetti di Faenza. La sua arte non si limitò alla Romagna, ma contribuì anche all'ornamentazione di altri luoghi significativi, come il Santuario di Sant'Antonio a Montepaolo, dove le sue vetrate artistiche rappresentano capolavori di finezza e complessità compositiva. Giovanni Battista Ballanti Graziani morì a Faenza il 22 luglio 1835, lasciando un'eredità artistica che continua a essere celebrata e ammirata. La sua vita e il suo lavoro rappresentano un capitolo importante nella storia dell'arte italiana, testimoniando il suo contributo indimenticabile al patrimonio culturale del suo paese.