La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giovanni Barabino ( Genova 18� secolo - 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giovanni Barabino fu uno scultore italiano attivo principalmente a Genova durante la prima metà del XIX secolo. Nato in una data imprecisata del XVIII secolo, Barabino si distinse nel panorama artistico genovese per il suo contributo significativo all'arte della scultura, in un periodo storico in cui la città di Genova stava vivendo una fase di grande fermento culturale e artistico. La sua formazione artistica si svolse all'Accademia Ligustica di Belle Arti, dove ebbe l'opportunità di studiare e perfezionare le sue abilità sotto la guida di maestri del calibro di Francesco Ravaschio e Niccolò Stefano Traverso, due figure chiave del neoclassicismo in Liguria. Questo periodo di studi gli permise di assimilare le tecniche e gli stili che caratterizzavano l'arte neoclassica, che si riflettevano nell'ideale di bellezza e nella ricerca dell'armonia formale. Barabino assunse il ruolo di direttore della Scuola di scultura all'Accademia Ligustica di Genova dal 1818 al 1824, succedendo a Ignazio Peschiera e riprendendo poi l'incarico all'inizio del 1827, mantenendolo fino alla sua morte nel 1830. Durante il suo mandato, contribuì in modo significativo alla formazione di nuove generazioni di scultori, trasmettendo loro i principi dell'arte neoclassica e influenzando così lo sviluppo della scultura genovese. Tra le opere attribuite a Giovanni Barabino, si ricorda la sua partecipazione ai lavori di decorazione eseguiti in occasione delle celebrazioni per la visita di Napoleone a Genova nel 1805. Questo evento fu un'occasione importante per molti artisti locali, che ebbero l'opportunità di esprimere il proprio talento e di contribuire alla celebrazione del potere e della grandezza dell'epoca napoleonica attraverso la loro arte. Nonostante la sua attività artistica sia stata prolifica e apprezzata, molte delle sue opere non sono sopravvissute fino ai giorni nostri o non sono state adeguatamente documentate, rendendo difficile una valutazione completa del suo contributo all'arte scultorea. Tuttavia, la sua influenza è stata riconosciuta da storici dell'arte e critici, che hanno sottolineato il suo ruolo nell'ambito dell'Accademia e la sua capacità di interpretare lo spirito del suo tempo attraverso la scultura. La morte di Giovanni Barabino nel 1830 segnò la fine di un'epoca per la scultura genovese. La sua scomparsa lasciò un vuoto nel panorama artistico della città, ma il suo lascito continuò a vivere attraverso i suoi allievi e le opere che aveva creato. La sua figura rimane un esempio di dedizione all'arte e di impegno nella formazione di nuovi talenti, elementi che hanno contribuito a mantenere viva la tradizione scultorea a Genova e in Liguria. Nonostante la mancanza di informazioni dettagliate sulla sua vita e sulle sue opere, Giovanni Barabino rimane una figura di rilievo nella storia dell'arte genovese, un artista che ha saputo interpretare e trasmettere i valori estetici e culturali del suo tempo attraverso la scultura, lasciando un'impronta indelebile nel tessuto artistico della sua città.