La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Lorenzo Bartolini ( Savignano Fiorentino 1777 - Firenze 1850 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Lorenzo Bartolini, nato il 7 gennaio 1777 a Savignano di Prato, vicino a Prato, in Toscana, è stato uno degli scultori italiani più significativi e influenti del XIX secolo. La sua vita e la sua opera si intrecciano strettamente con gli eventi storici e culturali del suo tempo, rendendolo una figura emblematica dell'arte neoclassica con influenze puriste. Bartolini iniziò il suo percorso artistico all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove affinò le sue abilità come modellatore in alabastro. La sua carriera prese una svolta decisiva nel 1797, quando si trasferì a Parigi. Qui, studiò pittura sotto la guida di Jean-Baptiste Frédéric Desmarais e scultura con François-Frédéric Lemot. Fu in questo periodo che Bartolini iniziò a farsi conoscere nel panorama artistico, grazie al basorilievo "Cleobis e Biton", con cui vinse il secondo premio dell'Accademia nel 1803, guadagnandosi il favore di numerosi mecenati influenti. La sua devozione a Napoleone Bonaparte e il sostegno ricevuto da quest'ultimo furono determinanti per la sua carriera. Napoleone lo inviò all'Accademia Carrara di Bergamo nel 1807, nonostante l'opposizione locale, per insegnare scultura. Durante questo periodo, Bartolini divenne lo scultore ritrattista quasi ufficiale dei Bonaparte, mantenendo tale ruolo fino alla caduta di Napoleone. Dopo il 1815, Bartolini si stabilì a Firenze, dove visse fino alla sua morte, avvenuta il 20 gennaio 1850. Qui, le sue associazioni bonapartiste e le sue deviazioni dal classicismo canoviano, allora dominante all'Accademia, limitarono le sue opportunità. Tuttavia, Bartolini riuscì a distinguersi per il suo stile unico, che infondeva al neoclassicismo una vena di pietà sentimentale e dettagli naturalistici, attingendo ispirazione dalla scultura del Rinascimento fiorentino piuttosto che dall'influenza soverchiante di Antonio Canova. Tra le sue opere più note, "L'Ammostatore" (Il Ladro di Nidi, 1820) si distingue per la sua ispirazione ai meno apprezzati scultori fiorentini del Quattrocento, come Andrea del Verrocchio. Questa scultura, insieme ad altre commissioni di stranieri durante un decennio di ristrettezze economiche, testimonia la sua inclinazione per il naturalismo, una caratteristica distintiva del suo lavoro. Bartolini fu anche un educatore innovativo. Nel 1812, tenne una serie di lezioni all'Accademia di Belle Arti di Firenze, sorprendendo i colleghi con l'istruzione di modelli in pose istantanee e casuali, invece delle consuete pose accuratamente studiate. Nel 1839, fu nominato professore all'Accademia, dove rivoluzionò nuovamente le nozioni accademiche tradizionali, presentando agli studenti della classe di vita un modello gobbo. Le sue opere sono varie e includono un numero immenso di busti ritratti. Tra i migliori, si possono citare il gruppo della "Carità" (1824), "Ercole e Lica" e "La Fiducia in Dio". La sua statua ritratto di Machiavelli rappresenta l'unica commissione tra la lunga serie di maschi storici fiorentini per le nicchie esterne vuote degli Uffizi. Lorenzo Bartolini morì a Firenze e fu sepolto nella Chiesa di Santa Croce. La sua eredità artistica continua a essere celebrata per la sua capacità di fondere il classicismo con un realismo emotivo e dettagliato, rendendolo una figura chiave nella transizione verso il Purismo nell'arte italiana.