La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Ernesto Bazzaro ( Milano 1859 - 1937 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Ernesto Bazzaro fu uno scultore italiano di grande rilievo, nato a Milano il 29 maggio 1859 e deceduto nella stessa città il 18 maggio 1937. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia culturale e sociale dell'Italia di fine Ottocento e inizio Novecento, periodo in cui l'arte e la società attraversavano profonde trasformazioni. La formazione artistica di Bazzaro iniziò all'Accademia di Belle Arti di Brera nel 1875, dove ebbe l'opportunità di studiare sotto la guida di Antonio Borghi e di entrare in contatto con figure di spicco come Leonardo Bistolfi e Gaetano Previati. Durante questi anni, Bazzaro vinse il concorso Luigi Canonica nel 1881 con la scultura "Sordello da Goito", che rifletteva ancora un gusto romantico. Tuttavia, la sua arte si evolse rapidamente sotto l'influenza del movimento della Scapigliatura milanese, che lo portò a esplorare temi realisti e sociali nelle sue opere. Nel 1882, Bazzaro ottenne un importante riconoscimento vincendo il concorso per il monumento a Giuseppe Garibaldi a Monza, inaugurato nel 1886. Questo successo fu seguito da altri, come la scultura "La Vedova", esposta a Brera nel 1888, che gli valse il premio Principe Umberto e medaglie d'argento e d'oro in esposizioni internazionali a Parigi e Monaco di Baviera, rispettivamente nel 1889 e nel 1892. Le sue opere spesso riflettevano un forte interesse per le questioni sociali, come dimostrato dalle sculture "L'Invalido" ed "Esaurimento", entrambe del 1894. Bazzaro realizzò anche numerosi ritratti per monumenti funebri, tra cui quelli per Francesco Pierotti Redaello e Bettina Torrani De Grandi, completati dalla scultura "Dolore austero". Nel 1895, la sua opera "Dal tumulo" fu esposta alla Prima Esposizione Internazionale di Venezia e successivamente collocata sulla tomba di Pericle Portesani a Cremona. Tra le sue opere più significative si annovera il monumento a Felice Cavallotti, realizzato tra il 1901 e il 1906, che rimane uno dei suoi contributi più notevoli al panorama artistico milanese. Bazzaro fu anche attivo nella vita politica, facendo parte del Consiglio Comunale di Milano dal 1905 al 1908, rappresentando l'Unione Partiti Popolari, che comprendeva socialisti, radicali e repubblicani. Nel 1917, tenne la sua prima mostra personale alla Galleria Centrale d'Arte di Milano, dove presentò, tra le altre opere, il bronzo "Autoritratto serio". Gli autoritratti, in particolare, sono considerati tra le sezioni più interessanti della sua produzione per l'intensa resa psicologica che li caratterizza. Dopo la sua morte, nel 1940, la Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente gli dedicò una retrospettiva. Molte delle sue opere sono conservate in gallerie e musei, tra cui la Galleria d'Arte Moderna di Milano, che ospita 35 sue sculture tra gessi, marmi e bronzi, e la Pinacoteca Repossi di Chiari, Brescia, dove si trova il suo bronzo "Donna araba intenta ad allattare il proprio figlio sul dorso di un cammello". Ernesto Bazzaro lasciò un'impronta indelebile nel campo della scultura, con un'opera che spazia dal realismo sociale al simbolismo, e che riflette la sua capacità di catturare la realtà fisica e morale con semplicità e significatività. La sua arte, che si sforza di rendere con accenni significativi e discreti la realtà, continua a essere apprezzata per la sua profondità emotiva e la sua rilevanza storica.