La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Cesare Bazzoni ( 1826 ? - ? ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Cesare Bazzoni fu uno scultore italiano del XIX secolo, la cui vita e opera si inseriscono nel contesto artistico e culturale di un'epoca di transizione, caratterizzata dal passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo e dalle prime avvisaglie del Realismo. Nato a Lezzeno, in provincia di Como, nel 1826, Bazzoni si formò artisticamente in un periodo in cui l'Italia era un mosaico di stati preunitari e la scultura italiana stava vivendo un momento di fervore e rinnovamento grazie a figure di spicco come Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen. La sua formazione iniziò probabilmente in Lombardia, una regione che, grazie all'Accademia di Brera a Milano, era un importante centro per lo studio delle arti. Nonostante la mancanza di documentazione dettagliata sulla sua educazione artistica, è probabile che Bazzoni abbia ricevuto un'istruzione classica, in linea con le tendenze artistiche dell'epoca, che ponevano grande enfasi sullo studio dell'antichità e delle opere dei grandi maestri del passato. La carriera di Bazzoni si sviluppò principalmente a Milano, dove entrò in contatto con il vivace ambiente artistico della città. Nel 1835, a soli diciannove anni, entrò nell'Accademia di Belle Arti di Brera, dove poté affinare le sue abilità e venire a contatto con le correnti artistiche dominanti. La sua presenza a Milano è testimoniata anche dalla sua partecipazione a diverse esposizioni, tra cui quelle della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, dove espose nel 1851 la scultura in marmo "Ritratto del celebre pittore Carlo Belosio", e in seguito alle edizioni del 1860 e del 1868. Bazzoni si distinse per la sua abilità nel ritratto scultoreo, un genere che all'epoca godeva di grande popolarità e che permetteva agli artisti di esprimere non solo la somiglianza fisica, ma anche il carattere e lo spirito del soggetto. Le sue opere erano caratterizzate da una notevole attenzione al dettaglio e da una ricerca della verosimiglianza, che si rifletteva nella cura dei tratti fisionomici e nell'espressione dei soggetti ritratti. Tra le sue opere più note vi è il monumento funebre per Gracco Bazzoni, un membro della sua famiglia, che fu scultore e attivo partecipante alla vita culturale e commerciale di Trieste. Questo lavoro, che si trova sulla tomba di Gracco, è un esempio della capacità di Bazzoni di combinare l'arte funeraria con un profondo rispetto per la storia e la dignità della persona commemorata. Nonostante la sua abilità e il riconoscimento ottenuto, molte delle opere di Bazzoni sono oggi poco conosciute o difficilmente accessibili, e la sua figura rimane in gran parte oscurata da quella di altri scultori più famosi del suo tempo. Tuttavia, la sua presenza in importanti esposizioni e la richiesta di valutazioni e acquisti delle sue sculture da parte di gallerie e collezionisti moderni testimoniano l'importanza e la qualità del suo lavoro. La vita di Cesare Bazzoni si svolse in un'epoca di grandi cambiamenti politici e sociali, che influenzarono anche il mondo dell'arte. La sua opera si colloca in un periodo di transizione, in cui la scultura italiana stava cercando nuove vie espressive, mantenendo al contempo un legame con la tradizione classica. Bazzoni, con la sua attenzione al dettaglio e la sua abilità nel ritratto, contribuì a questo processo di rinnovamento, lasciando un'impronta duratura nel panorama artistico del suo tempo. In conclusione, Cesare Bazzoni fu un artista che seppe interpretare con sensibilità e maestria le correnti artistiche del suo tempo, lasciando opere che ancora oggi suscitano interesse e ammirazione. La sua vita e la sua arte sono un esempio dell'evoluzione della scultura italiana nell'Ottocento e del ruolo che questa ha avuto nel contesto culturale e sociale dell'epoca.