La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Alfeo Bedeschi ( Lugo di Romagna 1885 - Milano 1971 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Alfeo Bedeschi, nato il 26 aprile 1885 a Lugo di Romagna, è stato uno scultore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del XX secolo. La sua vita e la sua opera si intrecciano con la storia e l'evoluzione della scultura italiana, riflettendo le tensioni e le trasformazioni culturali di un'epoca caratterizzata da profondi cambiamenti. La formazione artistica di Bedeschi iniziò alla Scuola Superiore di Belle Arti di Bologna, dove fu allievo di Paolo e Domenico Visani, e proseguì sotto la guida di Tullio Golfarelli. Questo periodo di studi non solo gli fornì le competenze tecniche necessarie per esprimersi attraverso la scultura, ma lo immerse anche in un ambiente culturale vivace, dove poté assorbire le correnti artistiche del tempo e definire il proprio stile personale. Dopo aver completato la sua formazione, Bedeschi si trasferì a Milano, città che divenne il fulcro della sua attività artistica. Qui, eseguì opere di genere, busti e ritratti, dimostrando una notevole abilità nel catturare l'essenza dei suoi soggetti con sensibilità e precisione. La sua scultura in bronzo "Il caduto", su base di marmo scuro, conservata nella Galleria milanese d'arte moderna, è emblematica del suo talento nel rappresentare la figura umana con intensità emotiva. Quest'opera, particolare del monumento ai caduti di Daumia, fu donata dall'autore stesso alla Galleria nel 1934. Bedeschi fu particolarmente attivo anche nel campo della scultura funeraria e dei monumenti pubblici, realizzando importanti opere commemorative che riflettono il contesto storico e sociale dell'Italia del suo tempo. Tra queste, il Monumento ai Caduti di Camposanpiero di Padova, per il quale vinse il concorso, e i monumenti di Sbrienno, Bussero, Rosate, Pertusella, Siziano, Villa del Conte e Conegliano. Queste opere, oltre a testimoniare il suo impegno civile, mostrano la sua capacità di lavorare su scala monumentale, combinando forza espressiva e dignità formale. Nel 1918, Bedeschi si recò negli Stati Uniti, dove soggiornò per un periodo. Questa esperienza all'estero gli permise di entrare in contatto con nuove influenze e di arricchire ulteriormente il suo linguaggio artistico. Tuttavia, fu sempre profondamente legato alla sua terra natale, come dimostra il monumento a "A.Costa" a Lugo di Romagna, che sottolinea il suo legame con le radici e la comunità locale. Alfeo Bedeschi morì a Milano nel 1971, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera continua a essere apprezzata e studiata per la profondità emotiva, la maestria tecnica e l'impegno etico che la caratterizzano. Attraverso le sue sculture, Bedeschi ha saputo interpretare e trasmettere la complessità dell'esperienza umana, rendendo la sua arte un ponte tra passato e presente. La sua vita e il suo lavoro sono stati oggetto di esposizioni e pubblicazioni, tra cui la mostra "Novecento a nudo. Arte fuori regime" a Parma e Milano nel 2013, che ha evidenziato il suo contributo al panorama artistico italiano al di fuori dei canoni ufficiali. La presenza delle sue opere in collezioni pubbliche e private, nonché il crescente interesse per la sua figura, testimoniano l'importanza di Bedeschi nel contesto della scultura del XX secolo e il suo ruolo come esponente di spicco dell'arte italiana.