La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Raffaele Beliazzi ( Napoli 1835 - 1917 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Raffaele Belliazzi, nato il 9 dicembre 1835 a Napoli, è stato uno scultore e pittore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dell'arte del XIX secolo. Figlio di un intagliatore di decorazioni architettoniche, Belliazzi ha ricevuto la sua prima formazione artistica da Tommaso Solari nella sua città natale, ma ha poi seguito gli stili di Alfonso Balzico e Stanislao Lista, due figure influenti nell'ambito della scultura dell'epoca. La carriera di Belliazzi è stata segnata da numerosi successi e riconoscimenti. Già nel 1869, a Napoli, e nel 1870, a Parma, ha esposto una sua opera in terracotta intitolata "Pinzochera", per la quale ha ricevuto una medaglia d'argento. Questo successo iniziale è stato seguito da una serie di opere che hanno catturato l'attenzione sia del pubblico che della critica. Nel 1872, a Milano, ha esposto "Primavera", un'opera che presentava caratteristiche di genere e ritraeva contadini napoletani, mentre nel 1873, a Vienna, ha presentato "Orfanella", un'opera espressiva che ha ulteriormente consolidato la sua reputazione. Uno dei momenti salienti della sua carriera è stato nel 1874, quando ha esposto a Firenze "Riposo del pastore" e un gruppo scultoreo intitolato "L'avvicinarsi della procella" al Museo di Capodimonte. Quest'ultima opera, quando esposta come scultura in marmo all'Esposizione di Napoli, ha vinto il primo premio e una medaglia d'oro all'Esposizione Mondiale di Parigi nel 1878 e un altro riconoscimento all'esposizione di Monaco nel 1880. Questi successi hanno portato il governo italiano a conferirgli il titolo di cavaliere nell'Ordine della Corona d'Italia. Belliazzi ha continuato a esporre le sue opere in varie mostre, tra cui la Mostra di Torino nel 1880, dove ha presentato una statuetta intitolata "Venditore di polli", e alle mostre nazionali di Milano e alla promotrice di Napoli, dove ha esposto "Rigido marzo". La sua abilità non si limitava solo alla scultura, ma si estendeva anche all'insegnamento: dal 1895 al 1912, Belliazzi è stato professore di decorazione ornamentale presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, contribuendo alla formazione di nuove generazioni di artisti. Raffaele Belliazzi è deceduto nel 1917 a Napoli, lasciando dietro di sé un'eredità di opere che continuano a essere apprezzate per la loro bellezza e maestria tecnica. La sua vita e la sua carriera sono state caratterizzate da un costante impegno verso l'eccellenza artistica, un impegno che gli ha permesso di guadagnarsi un posto di rilievo nella storia dell'arte italiana. Le sue opere, che spaziano dalla scultura alla pittura, riflettono la sua profonda comprensione della forma umana e la sua capacità di catturare l'essenza emotiva dei suoi soggetti, rendendo Belliazzi una figura emblematica dell'arte del suo tempo.