La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Eugenio Bellosio ( Milano 19� secolo - 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Eugenio Bellosio fu uno scultore e orafo italiano, nato a Milano nel 1847 e deceduto a Magreglio il 14 settembre 1927. La sua vita e la sua opera si inseriscono nel contesto artistico e culturale dell'Italia post-unitaria, un periodo di grandi trasformazioni e di rinnovato interesse per le arti. Bellosio si distinse per la sua abilità nella lavorazione dei metalli, in particolare l'argento, e per la sua capacità di fondere insieme tradizione e innovazione. La sua formazione artistica e le sue prime opere non sono documentate in modo dettagliato, ma è noto che la sua attività si sviluppò principalmente a Milano, città in cui nacque e dove operò per gran parte della sua vita. Nel 1881, Bellosio partecipò alla Esposizione Nazionale di Belle Arti a Milano, dove espose la scultura in argento cesellato e ageminato in oro "Monumento di Emanuele Filiberto". Quest'opera testimonia la sua maestria nell'arte orafa e la sua capacità di creare opere di grande impatto visivo e simbolico. L'argento niellato, una tecnica che prevede l'incisione e il riempimento di linee con una sostanza scura per creare contrasti, era una delle sue specialità, come dimostra il "Monumento di Emanuele Filiberto". Un'altra opera significativa di Bellosio è il "Piatto della Medusa", realizzato nel 1884 e conservato al Castello Sforzesco di Milano. Questo lavoro riflette l'interesse dell'artista per la mitologia classica e la sua abilità nel trasporre temi antichi in opere d'arte contemporanee. Il piatto è un esempio della sua capacità di lavorare i metalli con grande dettaglio e raffinatezza, creando oggetti che sono al tempo stesso opere d'arte e pezzi di artigianato di alto livello. Bellosio fu attivo anche nel contesto dell'Art Nouveau lombardo, un movimento artistico che si sviluppò tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, caratterizzato da un'estetica ispirata alla natura e da forme sinuose e organiche. Sebbene non siano disponibili molte informazioni specifiche sul suo contributo a questo movimento, è probabile che la sua opera abbia risentito delle tendenze stilistiche dell'epoca, come dimostrato dall'uso di motivi floreali e naturalistici nelle sue creazioni. La sua opera fu apprezzata e riconosciuta anche attraverso i premi assegnati alle frequenti esposizioni fotografiche dell'epoca, che testimoniavano l'interesse crescente per la documentazione e la diffusione delle arti visive. Nonostante la sua morte nel 1927, l'eredità artistica di Eugenio Bellosio continua a essere valorizzata e studiata. Le sue opere sono esposte in musei e collezioni, e il suo nome è associato a quell'epoca di fervore artistico che ha segnato la transizione tra il XIX e il XX secolo in Italia. La sua figura emerge come quella di un artista capace di interpretare il proprio tempo attraverso la lente dell'arte, unendo la tradizione classica e rinascimentale italiana con le nuove correnti e le innovazioni tecniche del suo tempo. La sua abilità tecnica e la sua sensibilità artistica lo hanno reso un esponente di spicco nel panorama artistico italiano dell'epoca, e le sue opere continuano a essere apprezzate per la loro bellezza e per la maestria con cui sono state realizzate.