La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giuseppe Benetti ( Genova 1825 - 1914 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giuseppe Benetti fu uno scultore italiano nato a Genova nel 1825 e deceduto nella stessa città nel 1914. La sua vita e la sua arte si inseriscono in un periodo di grande fermento culturale e artistico, in cui l'Italia stava vivendo le trasformazioni legate all'Unità e alla nascita della borghesia industriale. Benetti iniziò il suo percorso formativo presso l'Accademia Ligustica di Belle Arti sotto la guida di Santo Varni, un artista di rilievo nel panorama scultoreo genovese dell'epoca. La sua formazione proseguì a Firenze, dove si trasferì nel 1852 dopo aver vinto il Pensionato Durazzo, che gli permise di continuare gli studi e di entrare in contatto con le correnti artistiche toscane, allora al centro della scena culturale italiana. Durante la sua carriera, Benetti si distinse per la realizzazione di monumenti funebri, diventando uno dei più prolifici autori di queste opere nel Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova. Questo cimitero, inaugurato a metà dell'Ottocento, divenne un punto di riferimento per l'arte funeraria dell'epoca e un luogo di grande interesse per visitatori illustri come Nietzsche, Maupassant, Twain e la principessa Sissi. Le opere di Benetti si caratterizzavano per l'aderenza a schemi accademici, ma con il tempo l'artista introdusse elementi di marcato realismo e una crescente attenzione alla resa dello stato psicologico ed emotivo dei personaggi raffigurati. Tra i suoi lavori più noti si annoverano la Tomba Costa (1864), la Tomba Filippo d'Albertis (1871), la Tomba Pignone Avanzini (1867), la Tomba Giovanni Lorenzo Botto (1871), la Tomba Piaggio (1873), la Tomba Venzano (1877), la Tomba Gatti (1875) e la Tomba Rossi (1878). La Tomba Gatti, realizzata nel 1875, è un esempio emblematico del suo stile, in cui Benetti coniuga il realismo con una profonda introspezione psicologica. Questa opera, come molte altre di Benetti, è stata realizzata in marmo bianco di Carrara, materiale prediletto per la scultura funeraria dell'epoca per la sua capacità di riflettere la luce e per la sua durabilità. Benetti espose le sue opere in diverse occasioni, tra cui le esposizioni della Società Promotrice di Belle Arti di Genova negli anni 1854, 1855, 1856, 1865 e 1867. La sua scultura "Colombo", presentata nel 1854, testimonia la sua partecipazione attiva alla vita artistica della città e l'interesse per temi storici e nazionali. Nonostante la sua produzione sia principalmente legata alla scultura funeraria, Benetti realizzò anche opere destinate ad altri contesti, come la statua dedicata alla duchessa di Galliera. Tuttavia, è nel campo della scultura funeraria che egli raggiunse i risultati più significativi, creando prototipi che influenzarono altri artisti e che spesso accentuarono i caratteri più patetici e commoventi. Le sue opere sono oggi oggetto di studio e di valutazione da parte di esperti e appassionati d'arte, e sono ricercate da collezionisti e gallerie d'arte. La sua arte è apprezzata per la capacità di trasmettere emozioni e per la maestria tecnica, che lo rendono una figura di spicco nella scultura italiana dell'Ottocento. Giuseppe Benetti è ricordato come uno scultore che seppe interpretare e rappresentare con sensibilità e maestria il sentimento dell'epoca, lasciando un'impronta indelebile nel panorama artistico genovese e italiano. La sua eredità artistica continua a vivere nelle sue opere, che ancora oggi affascinano e commuovono i visitatori del Cimitero Monumentale di Staglieno e di altri luoghi che custodiscono i suoi lavori.