La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Teresa Benincampi ( Roma 1778 - 1830 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Teresa Benincampi fu una scultrice e poetessa italiana, nata a Roma nel 1778 e deceduta nella stessa città il 22 febbraio 1830. La sua vita e la sua opera si inseriscono nel contesto del Neoclassicismo, un movimento artistico e culturale che, a partire dalla seconda metà del XVIII secolo, si proponeva di riscoprire e rivitalizzare i canoni e i valori dell'arte classica greca e romana. Benincampi fu una delle poche donne della sua epoca a esercitare la professione di scultrice, un campo dominato prevalentemente da figure maschili. La sua formazione artistica avvenne sotto la guida di uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo, Antonio Canova, che influenzò profondamente il suo stile e la sua tecnica. Canova era noto per la sua capacità di infondere un senso di idealizzazione e perfezione nelle sue opere, caratteristiche che si ritrovano anche nelle sculture di Teresa Benincampi. Durante la sua carriera, Benincampi si dedicò principalmente alla realizzazione di ritratti e monumenti funebri, eseguendo opere che si distinguevano per la loro eleganza e per la finezza dei dettagli. Tra i suoi lavori più noti vi è il monumento in marmo bianco all'abate Gioacchino Pessuti, morto nel 1814, situato nella terza cappella di destra della Chiesa di S. Andrea delle Fratte a Roma. Quest'opera è particolarmente significativa per la sua chiara impronta canoviana e per il notevole ritratto a cammeo dell'abate, racchiuso in un ovale. Benincampi fu anche attiva nella città di Firenze, dove nel 1815 fu chiamata a insegnare all'Accademia di Belle Arti. A Firenze realizzò il ritratto di Francesco Battistini per la Basilica di Santa Croce, un'ulteriore testimonianza della sua abilità nel campo della scultura ritrattistica. Oltre al monumento a Pessuti, Teresa Benincampi scolpì il ritratto di Federico Cesi per il Pantheon e il busto di Aldo Manuzio per la Protomoteca capitolina, entrambi a Roma. Queste opere contribuirono a consolidare la sua reputazione come scultrice di talento, capace di catturare l'essenza dei suoi soggetti con sensibilità e maestria. Nonostante la sua morte prematura all'età di 52 anni, Teresa Benincampi lasciò un segno indelebile nel panorama artistico del suo tempo. La sua opera fu apprezzata per la capacità di coniugare la tradizione classica con un tocco personale e innovativo, dimostrando che anche una donna poteva eccellere in un'arte tradizionalmente riservata agli uomini. La sua figura è stata oggetto di studi e ricerche che hanno contribuito a riscoprire e valorizzare il ruolo delle donne artiste nel periodo neoclassico. La storia di Teresa Benincampi è emblematica di come le barriere di genere potessero essere superate grazie al talento e alla determinazione, anche in un'epoca in cui le opportunità per le donne erano limitate. La sua eredità artistica continua a essere oggetto di interesse e di valutazione, come dimostra l'attività di enti e istituzioni che si occupano della stima e della vendita delle sue opere. La valutazione delle sculture di Teresa Benincampi è un processo che richiede competenza e sensibilità, al fine di apprezzare appieno la qualità e l'importanza storica delle sue creazioni. In conclusione, Teresa Benincampi rappresenta una figura significativa nella storia dell'arte italiana, una donna che con la sua opera ha saputo affermarsi in un contesto difficile e competitivo, lasciando un'impronta duratura e un esempio di eccellenza artistica.