La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Giulio Bergonzoli ( Milano 1822 - 1868 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Giulio Bergonzoli fu uno scultore italiano che visse durante la seconda metà del XIX secolo, un periodo di grande fermento artistico e culturale in Italia. Nato a Milano nel 1822, Bergonzoli si formò presso l'Accademia di Brera, dove fu allievo di Pompeo Marchesi, uno dei più importanti scultori dell'epoca. La sua educazione artistica lo inserì nel contesto della scuola moderna italiana di scultori milanesi, un gruppo di artisti che contribuì significativamente al panorama artistico del tempo. Bergonzoli si distinse per la sua abilità nella scultura in marmo, e tra le sue opere più note vi è "L'amore degli angeli", esposta a casa del Ranger a Greenwich, Londra, come parte della collezione Wernher. Questa scultura, che rappresenta un tema iconografico desunto dai Canti orientali di Thomas Moore, fu celebrata per la sua qualità e la sua prima apparizione all'Esposizione Universale di Parigi del 1868. Il gesso preparatorio di quest'opera è conservato a Ravenna, e il ritrovamento del marmo in una collezione privata ha permesso di apprezzare ulteriormente la maestria di Bergonzoli. La carriera di Bergonzoli, sebbene breve, fu intensa e produttiva. Oltre a "L'amore degli angeli", realizzò altre opere significative come "Allegoria di Roma e Venezia ancora schiave", "Legnano" e "Canossa", che dimostrano la sua capacità di trattare temi storici e allegorici con sensibilità e maestria. Le sue sculture sono caratterizzate da un'attenta riflessione sulla forma e sulla composizione, e spesso riflettono l'influenza del neoclassicismo, pur essendo inserite nel contesto del modernismo scultoreo. Bergonzoli fu anche pittore, dimostrando così la sua versatilità come artista. La sua produzione artistica si inserisce in un periodo di transizione tra il neoclassicismo e il realismo, e le sue opere sono state esposte in importanti mostre internazionali, come quelle di Vienna nel 1873 e di Parigi nel 1878, ottenendo giudizi favorevoli dalla critica. La sua influenza si estese anche alla formazione di altri artisti, come Giulio Branca, che Bergonzoli portò con sé a Milano all'età di 11 anni per avviarlo alla formazione artistica. Branca, iscritto all'Accademia di Brera, lavorò successivamente nello studio di Bergonzoli, dimostrando l'impatto che Bergonzoli ebbe come mentore oltre che come scultore. Nonostante la sua morte prematura a Milano il 23 ottobre 1868, l'eredità artistica di Bergonzoli continuò a vivere attraverso le sue opere e l'influenza che ebbe sui suoi contemporanei e allievi. La sua vita e la sua arte sono state oggetto di studi e pubblicazioni, che hanno contribuito a mantenere vivo il suo nome nel panorama artistico italiano. Giulio Bergonzoli è ricordato come uno scultore di grande talento, la cui opera si colloca all'interno di un periodo cruciale per l'arte italiana, segnato da cambiamenti politici e culturali che avrebbero portato all'unificazione del paese. La sua capacità di fondere la tradizione classica con le tendenze moderne lo rende una figura di spicco nella storia della scultura italiana dell'Ottocento.