La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Ferdinando Bertelli ( Firenze 1869 - ? ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Ferdinando Bertelli fu uno scultore italiano di fine Ottocento, nato nell'ottobre del 1869 a Firenze. La sua formazione artistica ebbe inizio presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove si distinse per il suo talento ricevendo diversi premi, tra cui quello dell'ultimo anno di scultura di Lire 300. Oltre allo studio della scultura, Bertelli si dedicò anche all'arte decorativa, ambito nel quale ottenne riconoscimenti. Durante i suoi anni di formazione, Bertelli ebbe l'opportunità di frequentare gli studi di noti professori come Augusto Rivalta, Augusto Passaglia e Antonio Bortone. Queste esperienze gli permisero di affinare la sua tecnica e di eseguire lavori sotto ogni aspetto commendevoli. Tra le sue opere più note di quel periodo, si ricorda il busto in marmo del defunto Pietro Monti, situato al cimitero di San Miniato al Monte a Firenze, che fu commissionato dalla famiglia dell'estinto e ricevette apprezzamenti per la sua esecuzione. Bertelli si cimentò anche nella realizzazione di ritratti, tra cui quello del pittore ungherese Laszlo Toth e del signor Ravà, oltre a diverse altre figure di spicco. Tra le sue sculture più significative, si annoverano "Ai campi", una figura di donna, e "Fatima", una statua che rappresenta una giovanetta orientale intenta a suonare la mandola. Quest'ultima opera fu particolarmente lodata per la sua modellatura franca e per la capacità di catturare l'essenza del soggetto. Le esposizioni alla Promotrice di Firenze furono per Bertelli un'occasione per farsi conoscere dal pubblico e dalla critica. Le sue opere "Mariuccia", un busto di ciociara, e "Neanche un soldo", una rappresentazione di un piccolo ciociarino, furono accolte con favore per la loro espressività e per la maestria nella modellazione. L'artista lavorò anche a commissioni significative, come le figure "La figlia di Iefte che va danzando incontro al padre vittorioso" e la rappresentazione della stessa figlia che, saputo di essere destinata al sacrificio, offre al cielo la sua verginità. Nel corso della sua carriera, Bertelli partecipò a diverse edizioni dell'Esposizione Annuale della Società di Belle Arti di Firenze, a partire dal 1889. In queste occasioni, espose opere come "Ritratto" e "La pensierosa", che contribuirono ad accrescere la sua reputazione come scultore. La sua abilità nel modellare sia busti che figurette di ragazzi con vera maestria fu riconosciuta e apprezzata. La bibliografia su Ferdinando Bertelli include il "Dizionario degli Artisti Italiani viventi" di Angelo De Gubernatis, pubblicato nel 1889, che fornisce dettagli sulla sua vita e sulle sue opere. Questo testo è una fonte preziosa per comprendere il contesto storico e artistico in cui operò Bertelli e per apprezzare il contributo che diede alla scultura italiana dell'epoca. Nonostante la sua morte, l'arte di Ferdinando Bertelli continua a essere studiata e apprezzata. Le sue sculture sono testimonianze della sua abilità nel catturare l'essenza umana e nel trasmettere emozioni attraverso la forma e la materia. La sua dedizione all'arte e il suo contributo al panorama artistico fiorentino lo rendono una figura di rilievo nella storia della scultura italiana.