La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Valentino Besarel ( Zoldo 1829 - Venezia 1902 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Valentino Panciera Besarel, nato il 29 luglio 1829 ad Astragàl di Zoldo, in una famiglia umile con una tradizione di intaglio del legno, è stato uno degli scultori italiani più rilevanti del XIX secolo. La sua vita e la sua opera si intrecciano strettamente con la storia artistica e culturale del suo tempo, riflettendo l'evoluzione delle correnti artistiche e delle tecniche scultoree dell'epoca. Dall'inizio della sua carriera, Besarel dimostrò un talento eccezionale per la scultura, un'abilità che gli permise di emergere rapidamente nel panorama artistico italiano. Grazie al sostegno dell'architetto Giuseppe Segusini e di altri artisti, riuscì a frequentare l'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove affinò le sue tecniche e sviluppò uno stile personale distintivo. Tuttavia, non fu un percorso facile; Besarel dovette affrontare i conflitti con il padre, che aveva un approccio al lavoro diverso dal suo. La svolta nella carriera di Besarel avvenne nel 1856, quando iniziò a ricevere commissioni sia da enti ecclesiastici sia da clienti laici, attratti dalla nobiltà del suo equilibrio compositivo, dalla straordinaria morbidezza del modellato e dalla ricchezza culturale delle sue opere. Queste ultime mostravano una raffinata rielaborazione di fonti rinascimentali e barocche, con un vivido ricordo dell'arte di epoche passate. Nel tentativo di farsi conoscere nei più aggiornati cenacoli artistici nazionali, tra il 1860 e il 1861, Besarel risiedette a Firenze insieme al fratello Francesco, che fu un valido aiuto nella sua attività. Immergendosi nell'ambiente artistico fiorentino, Besarel divise il suo tempo tra il lavoro indefesso e lo studio presso l'Accademia, frequentando la sera il caffè Michelangelo, noto ritrovo degli artisti dell'epoca. Fu proprio a Firenze che le sue creazioni ricevettero l'apprezzamento di Giovanni Duprè, autorevole scultore e esperto dell'arte scultorea. La fama di Besarel crebbe ulteriormente grazie alla partecipazione a esposizioni nazionali e internazionali, tra cui l'Esposizione Universale di Vienna nel 1873 e quella di Parigi nel 1878. Il suo laboratorio sul Canal Grande a Venezia divenne una vera e propria fabbrica, attirando clienti illustri come la principessa Margherita di Savoia, la famiglia reale italiana e il principe di Galles. Tra le opere più significative di Besarel vi sono le sculture realizzate per l'Esposizione Italiana di Torino del 1884, tra cui spiccano una coppia di reggivasi con Tritone e Nereide, eseguiti con rara maestria e lodati per la finezza del lavoro e l'armonia delle composizioni. Queste sculture, insieme ad altre opere, furono acquistate da Antonio Borgogna per la sua collezione, dimostrando l'alta considerazione in cui era tenuto l'artista. Besarel fu anche un maestro nell'intaglio del legno, come dimostrano i numerosi modelli di sedie, panche, cofani e credenze che realizzò, oltre a grandi specchi da camino e scrittoi notevoli per dimensioni ed esecuzione. La sua abilità tecnica gli permise di superare le carenze in termini di invenzione e innovazione, facendolo riconoscere come uno dei più grandi ideatori di cornici a puttini. Valentino Panciera Besarel morì a Venezia l'11 dicembre 1902, lasciando un'eredità artistica di inestimabile valore. La sua opera continua a essere ammirata e studiata, testimoniando il suo contributo significativo all'arte scultorea italiana del XIX secolo.