La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Felice Bialetti ( Mede Lomellina 1869 - 1906 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Felice Bialetti fu uno scultore italiano di notevole talento, la cui vita, sebbene breve, lasciò un'impronta indelebile nel mondo dell'arte. Nato il 23 settembre 1869 a Mede, un piccolo comune nella provincia di Pavia, in Lombardia, Bialetti dimostrò fin da giovane una predisposizione per l'arte, che lo portò a studiare presso due delle più prestigiose accademie d'arte italiane. I suoi primi studi li compì all'Accademia Albertina di Torino, dove fu allievo di Odoardo Tabacchi, uno scultore di fama che influenzò profondamente il suo stile e la sua tecnica. Successivamente, nel 1892, si iscrisse all'Accademia di Brera a Milano, dove ebbe come maestro il noto scultore Enrico Butti. Questi anni di formazione furono fondamentali per lo sviluppo delle sue capacità artistiche e per la definizione del suo stile personale. Durante la sua carriera, Bialetti si distinse per la realizzazione di opere funerarie, un genere che all'epoca godeva di grande prestigio e che permetteva agli scultori di esprimere al meglio la loro abilità nel rappresentare la figura umana e i temi legati alla vita, alla morte e alla spiritualità. Nel 1897, Bialetti vinse il premio Tantardini con un'opera funeraria e nel 1900 il premio Fumagalli con "La fontana di Teti". Questi riconoscimenti gli valsero una crescente notorietà e l'ammirazione dei suoi contemporanei. Nel 1898, Bialetti partecipò all'Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino, dove espose due sculture in bronzo intitolate "Spettro" e "Le onde. Visione di un naufrago". L'anno successivo, la sua presenza fu registrata alla terza edizione dell'Esposizione Internazionale Biennale d'Arte della Città di Venezia, un evento di grande rilievo che gli offrì ulteriore visibilità. Continuò a partecipare a questa importante mostra anche nelle edizioni del 1901, del 1903, dove fu premiato con medaglia d'oro, e del 1905. Tra le sue opere più note vi è "Pensiero Dominante", premiata con la medaglia d'oro a Venezia nel 1902 e oggi conservata presso la Galleria d'Arte Moderna di Milano. Quest'opera riflette la maestria di Bialetti nel catturare l'intensità emotiva e la profondità del pensiero umano attraverso la scultura. Bialetti fu anche attivo nel campo dei monumenti funerari, creando opere significative per il cimitero di Mortara, come "La morte del credente", "Spettro" e "Dolor Materno". Altri suoi lavori si trovano nei cimiteri di Mede e di Pieve del Cairo. Inoltre, realizzò il medaglione in bronzo alla base del Monumento ai Caduti di Mede, donato dalla sua famiglia. Nel 1904, Bialetti lavorò alla Fabbrica del Duomo di Milano, dove una sua statua, "Statua di Noemi", è collocata su un pilone interno. Nello stesso anno, partecipò all'Italian Exhibition Earl's Court a Londra, esponendo la scultura "In pensive mood". Purtroppo, la sua carriera fu interrotta prematuramente dalla malattia. Felice Bialetti morì il 17 maggio 1906, a soli 36 anni. Nonostante la sua vita fosse stata breve, il suo lascito artistico è rimasto. Nel 1907, la Società per le Belle Arti Permanente di Milano organizzò una mostra postuma delle sue opere, esponendo 37 tra sculture, bozzetti, progetti, fotografie e un acquerello. La sua opera "Il calamaio del Poeta", esposta durante una mostra dedicata al Liberty a Milano negli anni 1972-1973, dimostra l'adesione di Bialetti alle linee sinuose e ai motivi floreali caratteristici di quel movimento artistico. Oggi, le opere di Felice Bialetti sono ricercate dai collezionisti e apprezzate per la loro bellezza e per l'abilità tecnica che dimostrano. La sua arte continua a essere esposta in gallerie e aste, e il suo contributo al mondo della scultura rimane un punto di riferimento importante per gli studiosi e gli amanti dell'arte.