La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Santino Bianchi ( Stabio 1848 - Torino 1923 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Santino Bianchi fu uno scultore italiano nato il 1° novembre 1848 a Stabio, un piccolo comune situato nel Canton Ticino, in Svizzera. I suoi genitori erano Venero Bianchi e Ursula Perucchi. La sua vita fu segnata da un precoce trasferimento a Genova all'età di undici anni, dove il padre lo collocò in una bottega di marmista per imparare il mestiere. Questa esperienza iniziale fu fondamentale per la formazione artistica di Santino, che iniziò a sviluppare le sue abilità nella lavorazione del marmo e a scoprire la sua passione per la scultura. Dopo aver viaggiato per diverse città italiane, nel 1870 Santino si stabilì a Torino, città che all'epoca era un importante centro culturale e artistico. A Torino, continuò i suoi studi all'Accademia Albertina sotto la guida di Odoardo Tabacchi, uno scultore di rilievo dell'epoca. L'ambiente accademico e la vivace scena artistica torinese offrirono a Bianchi l'opportunità di affinare ulteriormente le sue tecniche scultoree e di entrare in contatto con altri artisti e intellettuali. Santino Bianchi si distinse per la realizzazione di monumenti pubblici, tra cui spiccano le statue dedicate a Vittorio Emanuele II, il primo re d'Italia dopo l'unificazione. Creò il monumento a Vittorio Emanuele II ad Asti nel 1884 e un altro con lo stesso soggetto a Vercelli. Queste opere gli valsero un notevole riconoscimento e contribuirono a consolidare la sua reputazione come scultore di talento. Le sue sculture si caratterizzavano per un forte senso del realismo e una profonda attenzione ai dettagli, elementi che riflettevano l'influenza dell'Accademia e delle correnti artistiche dell'epoca. Bianchi era particolarmente abile nel catturare l'espressione e il movimento umano, doti che trasparivano nelle sue opere pubbliche e private. Oltre ai monumenti pubblici, Santino Bianchi partecipò a diverse esposizioni artistiche, tra cui la Promotrice di Belle Arti di Torino nel 1876 e al circolo degli Artisti nel 1891. Queste esposizioni erano occasioni importanti per gli artisti di mostrare le loro opere e di guadagnare visibilità e commesse. La sua carriera fu segnata anche dalla produzione di opere minori, come sculture decorative e busti, che dimostravano la sua versatilità e la sua capacità di lavorare su diverse scale e con vari materiali. Nonostante la sua abilità e il successo ottenuto, Santino Bianchi rimase una figura relativamente discreta nel panorama artistico italiano, forse oscurato dalla presenza di figure più dominanti dell'epoca. Santino Bianchi morì il 28 febbraio 1923 a Torino, lasciando un'eredità di opere che continuano a essere apprezzate per la loro maestria tecnica e il loro valore storico e artistico. Le sue sculture sono esempi significativi dell'arte scultorea italiana di fine Ottocento e inizio Novecento, e alcune di esse sono conservate in collezioni pubbliche e private, nonché in spazi pubblici, testimoniando la sua abilità e il suo contributo all'arte scultorea. La vita e l'opera di Santino Bianchi riflettono l'evoluzione della scultura italiana in un periodo di grandi cambiamenti sociali e culturali. La sua dedizione all'arte e la sua ricerca di un'espressione autentica attraverso la scultura rimangono un esempio per le generazioni future di artisti.