La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Alessandro Biggi ( Carrara 19� secolo - 19� secolo ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
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Alessandro Biggi nacque a Carrara il 19 novembre 1848, in una città famosa per le sue cave di marmo, elemento che avrebbe segnato profondamente la sua carriera artistica. Fin da giovane, Biggi mostrò un notevole talento per la scultura, tanto che entrò giovanissimo all’Accademia di Belle Arti di Carrara, un istituto che ha formato molti artisti di rilievo nel panorama italiano e internazionale. Durante i suoi anni di formazione, Biggi si distinse per la sua abilità e per la sua dedizione all'arte, ottenendo importanti riconoscimenti già nelle fasi iniziali della sua carriera. Tra questi, spiccano i premi ricevuti per un bozzetto d’invenzione in disegno dal titolo “Ottone proclamato dai soldati imperatore” e per un bozzetto in scultura sul tema “Igeo e Ideo osano affrontare Diomede”. Questi primi successi non solo confermarono il suo talento ma gli aprirono anche le porte a ulteriori opportunità nel campo artistico. Nel 1868, Biggi vinse il Concorso d’Invenzione con il rilievo di “Mercurio che rimprovera Enea dagli ozi di Cartagine” e, due anni dopo, nel 1870, il Premio per il Pensionato in Roma con l’opera “Igmazeno che fa deporre ai piedi di Teodosio il cadavere del ribelle Firmo”. Queste opere, caratterizzate dall’armonia stilistica e dalla pregevolezza dell’esecuzione, riflettono l’influenza dello stile neoclassico che Biggi aveva appreso dai suoi maestri. Il neoclassicismo, con la sua ricerca della bellezza ideale e della perfezione formale, fu un movimento artistico che ebbe un impatto significativo sulla scultura dell'epoca, e Biggi seppe interpretarlo in modo personale e innovativo. Oltre alla sua attività artistica, Alessandro Biggi fu anche un attivo uomo politico. La sua dichiarata fede repubblicana lo portò a essere eletto Sindaco di Carrara nel 1899, un ruolo che testimonia il suo impegno civile e la sua volontà di contribuire al benessere della sua comunità. La sua vita, quindi, non fu solo quella di un artista ma anche quella di un cittadino attivo e impegnato nelle questioni sociali e politiche del suo tempo. La carriera di Biggi non si limitò alla produzione di opere d'arte; egli fu anche un docente e un accademico, trasmettendo la sua conoscenza e la sua passione per la scultura alle nuove generazioni. Questo aspetto della sua vita sottolinea ulteriormente la sua dedizione all'arte e il suo desiderio di lasciare un segno duraturo nel mondo artistico. Alessandro Biggi morì a Fossola il 9 gennaio 1926, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Le sue opere, espressione del talento e della sensibilità di uno degli scultori più rappresentativi del suo tempo, continuano a essere ammirate e studiate. La sua vita, segnata dall'impegno artistico, politico e didattico, rimane un esempio di dedizione all'arte e alla società. In conclusione, Alessandro Biggi fu una figura poliedrica che seppe esprimere il suo talento in diversi ambiti, dalla scultura all'insegnamento, dalla politica all'impegno civile. La sua opera e la sua vita rappresentano un importante capitolo nella storia dell'arte italiana, testimoniando la ricchezza e la complessità del panorama culturale e sociale dell'Italia tra il XIX e il XX secolo.