La Galleria Ponti compra opere e sculture dello scultore Luciano Bizzarri ( Macerata 1830 - 1905 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime delle sue sculture.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta le migliore scultore realizzate dall'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dello scultore, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale dell'opera, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le sue dimensioni. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere dell'artista: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Luciano Bizzarri, nato a Macerata il 30 maggio 1830 e deceduto nel 1905, è stato uno scultore e medaglista italiano la cui vita e opera si intrecciano strettamente con gli eventi storici e culturali del suo tempo. La sua biografia è un viaggio attraverso l'Italia del XIX secolo, un periodo di grandi cambiamenti politici e sociali, che ha visto l'artista partecipare attivamente alla vita culturale e politica del suo paese. Bizzarri iniziò i suoi studi a Roma, dove si applicò all'arte dell'orafo sotto la guida di Francesco Simonetti e studiò disegno sotto il pittore Venturi. Questa formazione iniziale gli fornì una solida base artistica e una profonda comprensione delle tecniche scultoree e orafe, che avrebbe poi applicato nelle sue opere successive. Tuttavia, la sua carriera artistica fu temporaneamente interrotta quando, a seguito della proclamazione della Repubblica nel 1849, si trovò costretto a rimpatriare a Macerata per rimettersi da una grave malattia. Nonostante questi ostacoli, Bizzarri non abbandonò la sua passione per l'arte. Tornato in patria, si dedicò nuovamente all'arte dell'orafo, senza però tralasciare lo studio del disegno. In questo periodo, realizzò opere che vennero molto ammirate, tra cui un anellino che riproduceva un monumento situato al cimitero inglese a Roma. Questo pezzo, in particolare, dimostra la sua abilità nel catturare dettagli intricati e la sua capacità di trasformare oggetti quotidiani in opere d'arte. La vita di Bizzarri fu segnata anche da un forte impegno politico. Nel 1849, partecipò alla difesa di Roma, dove si meritò un elogio dal generale Garibaldi. Questa esperienza non solo influenzò la sua visione del mondo ma lo espose anche ai rischi connessi alla lotta per l'indipendenza e l'unità italiana. Esiliato da Roma nel 1851, Bizzarri tornò in patria e continuò a dedicarsi all'arte, ma con una nuova consapevolezza del potere e dell'impatto sociale dell'arte. Oltre alla scultura e all'oreficeria, Bizzarri si dilettava anche di musica, ideando e fabbricando il "Bizzarifero", uno strumento musicale curioso, specie di bombardone, in si bemolle. Questa invenzione riflette la sua creatività e il suo interesse per l'innovazione, caratteristiche che trasparivano anche nelle sue opere scultoree. Nonostante la sua morte nel 1905, l'eredità di Luciano Bizzarri continua a vivere attraverso le sue opere. La sua vita e il suo lavoro offrono uno spaccato unico dell'Italia del XIX secolo, un periodo di fervore artistico e politico. Bizzarri non fu solo testimone di questi cambiamenti ma partecipò attivamente alla vita culturale del suo tempo, lasciando un'impronta indelebile nella storia dell'arte italiana. La sua capacità di lavorare con materiali diversi, dalla scultura alla medaglia, dall'oreficeria alla musica, dimostra la sua versatilità come artista e il suo desiderio incessante di esplorare nuove forme espressive. La sua opera, quindi, non è solo un tributo alla sua maestria tecnica ma anche alla sua visione progressista e al suo impegno civile, elementi che lo rendono una figura di spicco nella storia dell'arte italiana.